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Le grandi famiglie italiane di maometto

Ucoii - Unione delle comunità e delle organizzazioni islamiche in Italia

di Redazione

Ucoii – Unione delle comunità e delle organizzazioni islamiche in Italia: è nata nel 1990 sulla scia dell?Usmi – Unione degli studenti islamici d?Italia quando l?Islam sunnita ?delle moschee? in Italia, a causa del boom dell?immigrazione, non si presta più a essere rappresentato da un organismo dichiaratamente studentesco. Il suo presidente è il medico italiano di origini siriane Mohammad Nour Dachan. Raggruppa circa l?80% delle moschee e delle realtà associative islamiche in Italia. Ha sede nelle Marche e a Imperia, dove il suo segretario nazionale, lo scrittore e giornalista Roberto Hamza Piccardo, dirige la casa editrice Al-Hikma e il sito web www.islam-online.it Lega musulmana mondiale – Italia. Ha sede a Roma. Gestisce la moschea di Monte Antenne ed è la sezione italiana autonoma dell?omonima organizzazione che ha sede in Arabia Saudita. Presidente dell?associazione italiana è il segretario generale della Lega internazionale, Abdallah bin Salih al Obeid, ma gli altri membri sono italiani, compreso il vicepresidente Mario Scialoja, già ambasciatore italiano nell?Arabia Saudita, poi convertitosi all?Islam. Il segretario è Omar Camilletti. È poco ramificata tra le associazioni e i centri culturali islamici italiani. Centro Islamico Culturale d?Italia. Con sede a Roma rappresenta l??Islam degli Stati? sostenuto dalla Lega musulmana mondiale. Il suo consiglio d?amministrazione, che ha sede presso la moschea di Monte Antenne, è formato da ambasciatori accreditati presso lo Stato italiano e la Santa Sede. Istituto Culturale Islamico di viale Jenner e moschea di via Quaranta. Nato a Milano nel 1988 da un gruppo che si separa dal Centro islamico, è inizialmente su posizioni più moderate rispetto al neotradizionalismo del Centro. Successivamente, però, il gruppo fondatore lascia l?Istituto ed è sostituito da una leadership di tipo radicale. Il suo presidente è l?architetto libico ?Abdel-Hamid Sha?ari, e l?imam è Abu ?Imad. Nonostante sia stato più volte al centro di indagini (che non sono tuttavia mai arrivate a un?incriminazione per terrorismo), è molto frequentato dai musulmani lombardi. Jamâ?at ad-Da?wa wa at-Tablîgh – Associazione dell?Appello e dell?Annuncio. Non si tratta di una vera organizzazione, ma di un movimento che tende a una ?islamizzazione dal basso? attraverso la da?wa, la chiamata all?Islam dei musulmani più tiepidi o troppo laicizzati. Non si interessa di questioni politiche, ed è diffusa soprattutto in Veneto con presenze in Lombardia e nel Lazio. Centro Islamico di Milano e Lombardia. Sorge a Segrate, alle porte di Milano, ed è stato fondato da ?Ali Abu Shwayma e ?Abdur-Rahman Rosario Pasquini e si occupa della gestione della moschea locale con centro studi e casa editrice. CoReIs – Comunità religiosa islamica italiana. Nata nel capoluogo lombardo intorno alla figura di ?Abd al Wahid Pallavicini, è costituita da un centinaio di persone, cittadini italiani, e si rifà agli insegnamenti di René Guénon. Ahl al-Bayt – Gente della casa. Associazione napoletana presieduta da ?Ammar Luigi de Martino, giornalista convertito all?Islam sciita. Pubblica da parecchi anni Il puro Islam. Associazione Zayd Ibn Thâbit. Opera a Napoli e fa parte della Rete delle moschee. Islam delle confraternite. Le più importanti in Italia sono la Muridiyya e la Tijaniyya, con riferimento a musulmani senegalesi. La Jerrahi Halveti di Milano, presieduta da Gabriele Mandel Khan e filiazione di una confraternita turca, annovera soprattutto italiani; la Burhaniyya raggruppa, a Roma e Napoli, egiziani e italiani convertiti.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.