Economia

Le Farfalle, una coop sociale da libero mercato

La nuova impresa sociale si occuperà di famiglia a 360 gradi, ma lo farà vendendo i suoi servizi direttamente agli utenti senza passare dal convenzionamento con gli enti pubblici

di Redazione

La riforma del welfare in Trentino ha contribuito alla nascita di una nuova cooperativa sociale, già pronta per affrontare la sfida dei voucher. Le Farfalle (sito ancora in costruzione), questo il suo nome, si occuperà della famiglia a 360 gradi, offrendo servizi a genitori, figli e nonni, dall’una tantum, ad un rapporto più strutturato a seconda delle esigenze. E lo farà rivolgendosi direttamente agli utenti e non passando attraverso convenzioni con l’ente pubblico, in linea con l’orientamento del nuovo welfare trentino.

Per la coppia la cooperativa offre collaborazioni domestiche, pulizie di stagione, cambio armadi, servizi mirati per le neo mamme, servizio di organizzazione e riordino di feste ed anniversari e tanto altro ancora. Per quanto riguarda i figli, ‘le farfalle’ propongono percorsi e lezioni individuali per lo svolgimento dei compiti, attività di studio e di recupero scolastico, nonché percorsi motivazionali volti a stimolare i bambini e ragazzi che ne hanno bisogno. Infine capitolo nonni. La cooperativa offre un servizio domiciliare, quello in convivenza, un servizio di assistenza ospedaliera e quello presso le case di riposo. Nonché l'innovativo servizio di socialità con la presenza della badante presso il domicilio dell'anziano per alcune ore nell'arco della settimana, dedicate a specifiche attività di gestione della casa, della spesa, per la preparazione dei pasti, l'accompagnamento per piccole commissioni e pratiche, passeggiate. Per riuscire ad offrire tariffe maggiormente vantaggiose, la cooperativa offre il servizio di mediazione per la selezione, la formazione e il monitoraggio della badante, lasciando che sia la famiglia ad assumerla. In questo modo alla famiglia resta una spesa media di circa 8,5 euro per ora di servizio.

«La nostra è una realtà nuova», spiega la presidente, Barbara Minelli, «capace di leggere i bisogni della società che cambia». Una società che, come ha aggiunto il direttore generale della Federazione Trentina della Cooperazione Carlo Dellasega (in foto), vive difficoltà molto profonde, ma ha tanti motivi di speranza: «L’ente pubblico sta abbassando le risorse. La Provincia e la Cooperazione si stanno attrezzando. La cooperazione sociale trentina in questo contesto è un valido strumento, riconosciuto come modello anche all’estero. Penso agli amici svedesi, che vengono spesso a farci visita per capire come siamo organizzati e per approfondire i nostri servizi».

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