Famiglia

Le famiglie a Gordon Brown: i voucher non si toccano

Forte opposizione in Gran Bretagna all'annuncio del premier di voler tagliare i buoni utiliizzati da 340mila famiglie per babysitter e asili nido

di Gabriella Meroni

Non piace a Londra il piano di Gordon Brown sui voucher per l’infanzia. Lo riferisce la Bbc. Il premier ha annunciato di voler sottrarre alla maggior parte dei beneficiari i buoni che consentono alle famiglie di acquistare servizi come asili nido o babysitter, ma secondo nove ex ministri laburisti, che hanno inviato una lettera a Brown, «il piano danneggerà il partito alle elezioni».

In Gran Bretagna sono oltre 340mila le famiglie che ricorrono ai voucher, che permettono di risparmiare loro circa 2400 sterline l’anno in detrazioni fiscali per assicurare la cura dei figli piccoli. Secondo Brown i voucher non andrebbero a chi ne ha realmente bisogno, e ha in mente di devolvere il loro costo investendo sulla creazione di nuovi asili nido per i piccoli di due anni. Tuttavia oltre 75mila persone hanno firmato finora una petizione, presente sul sito di Downing Street, che mira a far cambiare idea al premier. La risposta di Brown non si è fatta attendere: secondo lui circa un terzo dei beneficiari dei voucher è rappresentato da contribuenti con redditi molto alti. «Nessun reale utilizzatore dei voucher sarà toccato dalla riforma», ha spiegato Brown, aggiungendo che i genitori con redditi bassi saranno aiutati con nuove detrazioni fiscali. I voucher per l’infanzia, introdotti nel 2005, possono essere utilizzati per l’acquisto di servizi quali asili nido, babysitter o «nannies», cioè le nostre tate. Ciascun percettore di voucher sacrifica in media 243 sterline del proprio stipendio ante imposte per assicurarsi i voucher, che si itraducono nei servizi decisi dalla famiglia.


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