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Le esperienze: Cofide – Africa (Burundi)

Là dove avevano fallito Banca mondiale e organismi internazionali, sta riuscendo una banca comunitaria rurale. Nata in periferia nel maggio 2000, grazie a 1.200 piccoli azionisti.

di Redazione

Con una popolazione intorno ai 6 milioni di abitanti nel 2000, il Burundi è dopo il Ruanda, il Paese più densamente popolato dell’Africa (oltre 200 abitanti per chilometro quadrato). Il tasso di crescita annuale della popolazione è del 2,6 per cento e una famiglia conta mediamente 5 persone. Si tratta di una popolazione al 90 per cento agricola e giovane (il 46 per cento ha meno di 18 anni). Sulla base di numerosi indicatori del livello di vita, il Burundi è classificato tra gli ultimi 10 Paesi meno sviluppati. Il tasso di mortalità è molto elevato (quello infantile è al 16,2 per cento), la sottoalimentazione colpisce la grande maggioranza della popolazione. Il prodotto nazionale lordo è stimato in 174 dollari per abitante per anno. Una situazione di povertà dovuta anche all’instabilità politica e alla guerra, dall’ottobre 1993, con i suoi effetti: spostamento di popolazioni, uccisioni e razzie, embargo tra il 1996 e il 1998, sospensione della cooperazione internazionale. Il debito estero arriva oggi a più di 1 miliardo di dollari, il 140 per cento del nostro Pil annuo. Un intervento multisettoriale In questo quadro gli sforzi fatti dal 1999 da Banca mondiale, Fondo monetario, Unione europea per ristabilire l’equilibrio macro-economico, non hanno dato frutti significativi. In questo contesto, nella regione di Ngozi (una delle 16 province del Burundi) , abbiamo promosso un intervento multisettoriale, toccando l’aumento della produzione agricola tanto come la sua trasformazione e la commercializzazione, il miglioramento dei servizi sanitari e dell’educazione, gli investimenti e la creazione di impieghi. Un programma di sviluppo comunitario integrato che mira al coinvolgimento della comunità locale e presuppone una solidarietà di interessi, traducendo la speranza di assicurare uno sviluppo proprio e locale attraverso l’“auto presa in carico” e la mobilitazione delle proprie risorse. Prima banca rurale in Burundi In questa agenda il primo progetto è stato la costituzione di un’istituzione finanziaria: la Compagnie financière pour le developpement (Cofide), nata il 14 maggio 2000 per far fronte ai molteplici bisogni di credito e finanziamento. Credito di equipaggiamento e tesoreria per i produttori di caffè, per l’università di Ngozi da poco nata, credito agli studenti, credito per gli alloggi, micro-credito per le piccole imprese, anche individuali, e altri progetti come la partecipazione al capitale per iniziative nuove. Cofide è la prima banca burundese a stabilire la sua sede in una zona rurale. Una locazione che esprime la vocazione di banca comunitaria e di prossimità. La filosofia di Cofide appare già nella sua struttura azionaria: il capitale sociale iniziale di 600 milioni di franchi burundesi è sottoscritto da 1.200 azionisti. Un azione vale 10mila franchi e più del 50 per cento delle azioni è detenuta da piccoli azionisti. L’opzione di banca comunitaria di sviluppo appare quindi anche nella partecipazione al capitale sociale della collettività nelle sue articolazioni, associazioni, chiese, che hanno a cuore la lotta alla povertà e la promozione integrale della persona umana attraverso lo sviluppo. Pascal-Firmin Ndmira direttore generale Cofide


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