Non profit

Le donne che battono il premier

Debora Serracchiani e Simona Caselli hanno avuto più preferenze di Berlusconi

di Maurizio Regosa

In comune hanno due cose. Che fino a poco tempo fa erano pochissimo conosciute. Che entrambe nelle rispettive circoscrizioni hanno battuto il capolista Pdl, ovvero Silvio Berlusconi. Sono Debora Serracchiani e Simona Caselli – in foto– (rispettivamente candidate in Friuli Venezia Giulia e a Parma). Un così inaspettato successo sarà perché vengono dalla politica concreta ed esprimono una progettualità dei territori?

Il suo nome è Debora

Candidata in Friuli Venezia Giulia, la 38enne Debora Serracchiani ha ottenuto 73.910 preferenze, battendo l’ubiquo premier che ne ha avute 64.286. Un’affermazione straordinaria per una giovane emersa solo qualche mese fa, quando intervenne da consigliere provinciale di Udine all’assemblea Pd (era il 21 marzo 2009) per dire chiaro quel che non andava, a suo giudizio, nel partito. «Credo che sia mancata la leadership intesa come il mezzo per una linea politica di sintesi»… E giù una serie di notazioni critiche mentre la sala ascoltava e annuiva.  

Moltissimi i commenti positivi (uno fra tutti: «Stavo per dare forfait con il Pd e votare altrove… Poi sei arrivata tu con i tuoi discorsi», scrive Marco Valori), tante interviste anche in televisione e, infine, la proposta del segretario Franceschini  che l’ha candidata. Lei ha preso molto seriamente l’impegno, ha messo nero su bianco le sue idee, con tre parole chiave – competitività, innovazione e ricerca (www.serracchiani.eu) – e mietuto apprezzamenti e voti. Ha lasciato al palo perfino il capolista del suo partito Luigi Berlinguer (ha avuto solo 11.244 preferenze). Ed anche questo è un segnale chiaro per il Pd o forse per l’intero sistema politico italiano.

 

Simona, la cooperatrice

L’altra candidata che ha superato il premier (5635 preferenze in città contro i 5174 voti di Silvio), è la 47enne Simona Caselli. Vive a Parma e ha una storia personale completamente diversa. Di sé sul suo sito (www.simonacaselli.it) scrive di non essere sposata, di non avere figli e alla voce professione aggiunge «dopo aver lavorato presso Legacoop Parma dal 1985 al 1992 come Responsabile Finanziario provinciale sono passata al CCFS Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo (www.ccfs.it), dove ho svolto dapprima il ruolo di tesoriere ed attualmente sono direttore commerciale e sviluppo». Low profile? Nient’affatto. Anche per Simona, come per Debora, l’esperienza accumulata nel lavoro e nelle comunità si fa strumento per giungere a una chiarezza alla quale ci siamo forse troppo disabituati. Guardate la pagina in cui la Caselli parla delle sue idee. Inizia così: «Questa parte del sito credo sia la più importante… La sezione contiene due macro temi: sviluppo sostenibile e coesione sociale». E giù analisi e proposte concrete. Imparate, politici, imparate…

 

 

 


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