Cultura

Le conclusioni della Conferenza su Speculazione e cibo

Sul cibo non si specula: quattro gli impegni proposti

di Redazione

A conclusione della Conferenza internazionale su Speculazione e cibo svoltasi oggi a Milano, il presidente del Comitato Afro, Riccardo Bonacina, che ha promosso la giornata haletto le seguenti conclusioni:

«La speculazione sui generi alimentari di base è uno scandalo quando ci sono un miliardo di affamati nel mondo. Dobbiamo assicurare che i mercati contribuiscano a una crescita sostenibile». Le parole di Michel Barnier, commissario al Mercato interno e servizi dell’Unione europea, incoraggiano chi chiede un intervento regolativo sui mercati finanziari, in un ottica di piena accountability di tutti i traders, che protegga un bene essenziale come il cibo dalle mire speculative.

Di questa richiesta il Comitato Afro si fa portavoce insieme alle campagne di advocacy attive in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, portate avanti da numerose organizzazioni non governative e dalla società civile.


Viene – in occasione del convengo odierno in cui hanno partecipato i rappresentanti delle autoritò globali e locali – riconosciuto altresì il ruolo di attori istituzionalizzati o istituzionali di ambito europeo quali il Comitato Economico e Sociale Europeo ed il Comitato delle Regioni  che cura gli interessi delle autorità locali, il cui impegno in Italia è già stato affermato il 15 Novembre 2011 attraverso la sottoscrizione dei “Principi per un Italia Responsabile” da parte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e della Conferenza delle Regioni, oltre che personalmente dai sindaci di importanti città italiane.


Il “Dialogo strutturato per un partenariato efficace” (Structured Dialogue for an efficient partnership in development) lanciato nel marzo 2010 a Bruxelles e che riunisce la Commissione europea, il Parlamento Ue, gli Stati membri, le organizzazioni della società civile e le Autorità locali e regionali dell’Unione Europea, offre un’opportunità agli attori delle campagne e alle Autorità locali italiane, in particolare il Comune di Milano, di portare la questione della regolazione dei derivati legati ai prodotti alimentari sul piano europeo.

 

A Milano, la sottoscrizione degli impegni sugli investimenti responsabili del Sindaco Piasapia e la sottoscrizione dei “Principi per un’Italia Responsabile” da parte dell’AD di Expo Giuseppe Sala, costituiscono i presupposti per un lavoro significativo nell’ottica di trovare davvero soluzioni al problema di tutti: come nutrire il pianeta. O almeno così speriamo.

 

Da Milano viene lanciata dunque una sfida di natura multistakeholders per fare in modo che venga affrontata con decisione e responsabilità la questione della finanziarizzazione dei mercati dei prodotti agricoli e quella della loro connessione con il mercato dell’energia. La sfida va raccolta in Italia, in Europa e certamente da tutti i governi di paesi in via di sviluppo che parteciperanno a Expo fra meno di 4 anni.

 
Dalla Conferenza internazionale promossa dal Comitato Afro che si è svolta a Milano, importante piazza finanziaria dove i titoli legati alle materie prime agricole vengono scambiati ogni giorno e sede dell’Expo 2015 che mette a tema l’alimentazione, oggi 30 novembre arriva un importante segnale: il cibo è un bene sul quale non si può speculare.

In particolare si registra come:

  • Sia necessario migliorare a livello europeo la trasparenza e l’affidabilità dei prodotti finanziari derivati sulle materie prime agricole. Dall’Ue è già partita un’iniziativa che va in questa direzione che potrebbe diventare legge nel 2012 e si inquadra nella Mifid, la direttiva europea sui servizi di investimento.
  • Sia necessario agire sui mercati finanziari ponendo “limiti di posizione”, facendo in modo cioè, che un determinato operatore non possa detenere più di un certo numero di derivati e futures legati ai beni alimentari, in modo da evitare operazioni speculative.
  • Sia necessario che le amministrazioni locali, in Italia e in Europa, si possano impegnare direttamente. Dal sito www.sullafamenonsispecula.org è possibile scaricare un codice di condotta che impegna gli enti locali a non investire in titoli legati ai beni alimentari.  
  • Sia necessario che Expo 2015 favorisca il dibattito sul cibo e la sicurezza alimentare in vista dell’appuntamento del 2015, il cui tema è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, promuovendo un osservatorio su Cibo & Finanza capace di contribuire davvero a migliorare l’accountability di tutti gli attori interessati a risolver eil problema della fame.

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