Se un giorno volessimo raccontare la storia di Milano non potremmo evitare di parlare delle sue cascine, gli antichi complessi architettonici che nei secoli hanno testimoniato la vocazione agricola di questo territorio. La città ne ospita ben 59 a carattere pubblico, disposte a raggiera all’interno dei confini del Comune. Nel corso degli anni alcune di queste sono state inglobate nel tessuto urbano dall’avanzamento della città, mentre altre sono rimaste in aree agricole e sono tuttora parzialmente abitate pur avendo smarrito la propria vocazione agricola.
L’evento Cascine Aperte, che quest’anno raddoppia anche in
primavera, nasce per far conoscere le cascine di Milano e Monza e per far scoprire come i temi di EXPO siano già attivi all’interno della città. Il programma dell’edizione del 4-5 Maggio è ricco di appuntamenti che spaziano da semplici visite guidate a veri e propri laboratori di agricoltura, passando per merende, incontri e biciclettate (è possibile consultare l’intero programma).
In più l’edizione primaverile saluta un’importante novità: il Comitato
per la Fondazione Cascine Milano 2015 si è trasformato in Associazione il 18 gennaio 2013. L’Associazione ha il compito di continuare a promuovere e animare il patrimonio delle Cascine e si pone come punto di riferimento per tutte quelle realtà, che a diverso titolo e in forme differenti, lavorano per il recupero delle Cascine tanto dal punto di vista architettonico quanto da quello funzionale.
Umberto Zandrini, Presidente della neonata Associazione Cascine Milano, spiega così le ragioni della scelta: «Il Comitato per la Fondazione Cascine Milano 2015, aveva l’ambizione di favorire
un ampio aggregato di realtà che operavano attorno al tema del recupero di questo importante patrimonio cittadino, con l’obiettivo di coinvolgere il Comune di Milano per creare una Fondazione di
Partecipazione finalizzata al recupero, mantenimento e riutilizzo funzionale delle cascine pubbliche milanesi. Tale obiettivo non è stato raggiunto e dunque si è pensato di sciogliere il Comitato.
Tuttavia a fronte del grande interesse riscontrato dalle realtà di territorio – prosegue Zandrini – si è deciso di non interrompere questa esperienza. Da qui la trasformazione in un’associazione di secondo livello capace di mantenere vivo il “tema”, allargare la propria base associativa, promuovere interventi di sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, candidarsi ad essere interlocutore dell’Amministrazione Pubblica, sul tema cascine siano esse a vocazione agricola o sociale, culturale o ambientale».
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