Cultura
Le cartoline che cambiano i rapporti tra i cittadini
Il progetto Neighborhood Postcard Project, lanciato dall’artista americano Hunter Franks, utilizza lo scambio di cartoline tra gli abitanti della stessa città ma di quartieri diversi, per cambiare la percezione delle aree più malfamate e ristabilire le relazioni tra i cittadini
Cartoline che cambiano le città e, soprattutto, i rapporti tra chi le abita. A volte basta qualcosa di molto piccolo, per cambiare le cose. Lo sa bene Hunter Franks, artista americano che, con il suo progetto Neighborhood Postcard Project ha contribuito a modificare la percezione dei quartieri più malfamati in alcune grandi metropoli degli Stati Uniti.
Il progetto invita i cittadini provenienti dalle zone più difficili, a raccontare su una cartolina, un’esperienza positiva, vissuta nel proprio quartiere, e recapitarla poi, ad uno sconosciuto, in una parte diversa della città, invitandolo anche fuori per un caffè. “L’idea è nata nel 2013. Stavo lavorando a un progetto con i ragazzi di Bayview, una zona di San Francisco particolarmente difficile.” Racconta Franks. “Dovevano andare in giro e chiedere agli abitanti cosa volessero cambiare del loro quartiere. Sapevano che c’erano molti problemi, violenza tra bande, disoccupazione, tossicodipendenza, eppure la cosa che tutti volevano cambiare più di ogni cosa era la percezione che la gente aveva di Bayview. Volevano che le persone non li giudicassero, supponendo certe cose di loro, solo perché vivevano in quella zona della città. Così ho iniziato a cercare modi per aiutarli, cambiando la percezione delle aree più emarginate di San Francisco.”
Da allora centinaia di cartoline sono state spedite, in oltre 20 città, raggiungendo anche Chennai, in India e Santiago, in Cile e, grazie ad un contributo della Knight Foundation, Franks ha appena concluso il Creative Interventions Tour, in cui si è fermato per tre settimane, in tre città diverse, per facilitare e, a volte, ristabilire, rapporti tra gli abitanti di quartieri diversi. Tra i protagonisti del tour, Grosse Pointe, l’area più ricca Detroit e Lindale Gardens, una delle zone della città con il tasso di criminalità più alto. E durante il tour, Franks non ha usato solo le cartoline. A Macon, una città nel sud degli Stati Uniti, è stato riempito il muro di un palazzo con i ritratti dei cittadini, la storia del primo amore di ognuno di loro, per mostrare che, dopotutto, anche le persone più diverse hanno sempre almeno qualcosa in comune.
“Nelle città post-industriali che ho visitato, questi piccoli interventi, hanno il potere di cambiare la conversazione da come sono le cose a come potrebbero essere.” Afferma Franks. “Gli abitanti sono abituati al degrado nei propri quartieri e alla sensazione che non possono cambiare la situazione. Portare avanti dei piccoli progetti come questi e intervenire nella vita di tutti i giorni, permette ai cittadini di vedere che possono rimmaginare lo spazio pubblico, le comunità e le loro città”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.