Spesso la stampa italiana si limita a parlare delle crisi politiche africane come immani carneficine. Questo è il tipo di informazione che passa sull?Algeria o sugli scontri etnici dell?area dei Grandi Laghi. Oppure, la migrazione di popoli verso i Paesi industrializzati viene descritta al pari di una ghigliottina che incombe sulle teste di tutti gli occidentali, quindi assolutamente da scongiurare. Ma pochi giornalisti si soffermano a spiegare le ragioni che spingono quelle stesse genti ad emigrare. Ancora: hanno arrestato un immigrato? Sicuramente spacciava droga o alimentava il traffico della prostituzione. Per promuovere invece, fra il Nord e il Sud del mondo, uno scambio di informazioni non malate di senzazionalismo o superficialità e che forniscano una visione obiettiva e corretta dei problemi interni ai Paesi in via di sviluppo, il Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale (Cipsi) ha recentemente realizzato tre seminari di confronto fra giornalisti ed associazioni di volontariato. All?iniziativa ha collaborato la Comunità internazionale di Capodarco e la facoltà di Sociologia della comunicazione della Sapienza di Roma. I risultati saranno presentati il 28 e 29 novembre prossimi al convegno internazionale ?Dare voce al Sud del mondo? presso il centro congressi ?Mondo migliore? di Rocca di Papa (Roma). Per informazioni: Cipsi, 06/5415730.
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