Economia

Le buone banche e lo Stato infedele

di Redazione

Lo scrive Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, nel contributo che pubblichiamo in queste pagine: le banche italiane sono ormai arrivate a finanziare 23mila soggetti non profit per un valore complessivo di 10,7 miliardi di euro. Non è un caso. Il settore in questi anni, numeri alla mano, ha consolidato un’affidabilità molto superiore a quella riscontrata in altri comparti. Non stupisce dunque che gli istituti di credito che meglio operano e conoscono il terzo settore abbiano immaginato, costruito e messo sul tappeto strumenti e pacchetti finanziari che mirano a fornire una risposta concreta ai crediti che le realtà sociali vantano nei confronti della pubblica amministrazione. Una tendenza e una disponibilità che rivela la sempre maggior prossimità fra due mondi ? quello del sociale e quello del credito ? che sebbene faccia emergere una duplice maturità di approccio non può soddisfare a pieno il terzo settore (ma nemmeno il mondo dell’impresa for profit): ben vengano le bombole di ossigeno fornite (giustamente a pagamento) dalle banche, ma lo Stato infedele che non salda i suoi creditori nei tempi concordati è una pesantissima ombra che va spazzata via al più presto.Caro Monti e caro Passera, il tempo è scaduto.


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