Formazione

Le buone abitudini fanno andare meglio a scuola

Avere orari fissi durante la giornata migliora il rendimento scolastico dei giovani. Le conclusioni di una ricerca del Prince's Trust

di Gabriella Meroni

I ragazzini che crescono senza una routine quotidiana fatta di orari fissi per i pasti e il sonno vanno peggio a scuola. E’ una delle conclusioni cui arriva una ricerca dell’associazione inglese Prince’s Trust, secondo la quale le cattive abitudini contratte nei primi dieci anni di vita condizionano i risultati scolastici a lungo termine: intervistando oltre 2100 giovani tra i 16 e i 25 anni con problemi scolastici i ricercatori della charity hanno scoperto che la percentuale di quelli che da bambini non erano stati abituati ad andare a letto a un’ora fissa e a consumare pasti regolari era doppia rispetto a quella dei giovani con buoni voti.

Nel dettaglio, ben il 30% dei “somari” ha raccontato di non aver mai avuto abitudini precise riguardo ai pasti, contro il 14% dei giovani con un buon rendimento scolastico. Il 27% del campione con brutti voti non aveva un orario preciso per andare a letto, una percentuale che sale al 39% tra i giovani che hanno lasciato la scuola con la votazione minima.

I dati sono stati pubblicati dal Prince’s Trust nell’annuale Youth Index, un documento che fotografa la percezione che i giovani hanno di se stessi e della loro vita prendendo in esame una serie di indicatori quali la famiglia, la salute, le condizioni psicofisiche. Secondo la ricerca, i giovani che hanno percepito una “mancanza di direzione e autorevolezza” nel periodo della crescita appaiono meno soddisfatti e sicuri di sé dei loro coetanei. La direttrice del Princes Trust, Martina Milburn, è del parere che <<la mancanza di ordine e di regole può avere un impatto devastante in una giovane vita. Lasciati a se stessi, molti adolescenti disorientati si trasformano in adulti insicuri, poco istruiti e spesso disoccupati>>.


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