Non profit

Le bici sul treno) È quasi impossibile

Il servizio di trasporto delle bicicletta sui treni al seguito del viaggiatore è in via di estinzione mentre dovrebbe essere ritenuto un servizio essenziale ...

di Redazione

Cari amici di Vita, il servizio di trasporto delle bicicletta sui treni al seguito del viaggiatore è in via di estinzione mentre dovrebbe essere ritenuto un servizio essenziale, sia per il traffico pendolare che per quello turistico. Di fatto dovrebbe essere considerato una valida opportunità offerta per far diminuire la dipendenza dall?uso dell?auto privata, quindi il traffico veicolare, l?intasamento delle strade e i livelli di incidentalità. Ma evidentemente non è così. In tutti questi anni il servizio, introdotto una ventina di anni fa a seguito di una campagna nazionale della Fiab per chiedere alle Ferrovie dello Stato di attivare il trasporto delle bici sui treni regionali, nazionali ed internazionali, anziché migliorare è peggiorato. In Puglia 15 anni fa esistevano 5 vetture ?semipilota a piano ribassato? attrezzate con ganci per trasportare 25 bici ciascuna. Negli anni quei ganci sono stati ?vandalizzati? e nessuno ha più pensato a rimetterli a posto. Una decina d?anni fa fu attrezzato anche un vagone postale con ganci porta bici. Ma subito dopo le Ferrovie dello Stato decisero, a livello nazionale, di rottamare i carri postali vista l?eliminazione del servizio trasporto merci e posta. Per trasportare la bici sui treni regionali bisogna acquistare un biglietto ?supplemento bici? del costo di tre euro e mezzo con validità 24 ore da quando si oblitera. Di recente Trenitalia a livello nazionale ha accolto la richiesta delle associazioni Fiab, nei casi in cui la tratta è breve e quindi il biglietto del viaggiatore costa meno di tre euro e mezzo, di far acquistare per la bici un secondo biglietto dello stesso importo, valido, però, una sola volta. Tale disposizione, tuttavia, stenta ancora ad essere ben conosciuta da tutti. È evidente che le esigenze degli utenti con biciclette al seguito non sono una priorità di Trenitalia (né delle altre Ferrovie regionali). Di tanto strombazzato impegno per il trasporto bici, ciò che ancora rimane è solo la disponibilità e la cortesia dei funzionari e del personale viaggiante, che si adoperano come meglio possono per superare i disagi; nel concreto, invece, resta il fatto che le associazioni di utenti come Ruotalibera Bari non sono mai state ritenute dal Gruppo FS un interlocutore con cui confrontarsi ufficialmente per rendere efficiente tale servizio. E all?estero? In Francia il trasporto sui treni regionali è molto diffuso oltre che gratuito ed è possibile anche su alcuni treni veloci (TGV). In Svizzera non solo ogni vagone ha uno spazio per il trasporto delle biciclette ma esistono carrozze riservate ed attrezzate totalmente per le biciclette. In Germania il servizio treno+bici funziona su quasi tutti i treni regionali, costa 3 euro mentre è gratuito in Assia, Turingia e Amburgo; è inoltre attivo sul 60% dei treni a lungo percorso e sui treni notturni.
Roccaldo Tinelli, presidente Fiab Ruotalibera Bari

Caro Tinelli, speriamo che la pubblicazione della sua lettera aiuti a muovere le acque quietissime, in questo Paese, del trasporto sostenibile. E speriamo che anche il Gruppo FS si attivi come succede ovunque in Europa.

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