Economia

Le Bcc lombarde in Terra Santa per promuovere il modello cooperativo

«Qui per confrontarci sull’esperienza cooperativa e mutualistica: modello di sviluppo integrale per le comunità, inclusivo e sostenibile, valido a tutte le latitudini, in ogni contesto socio-politico» spiega Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo e della Fondazione Tertio Millennio nel corso della conferenza tenuta a Betlemme

di Redazione

Tra l’8 e il 12 febbraio 60 esponenti della delegazione del Credito Cooperativo – composta principalmente da presidenti, direttori e rappresentanti dei Giovani soci delle Bcc hanno partecipato alla missione organizzata dalla dalla Federazione Lombarda delle Bcc che ha toccato Betlemme, Gerusalemme, Gerico e Ramallah per incontri ed appuntamenti culturali e istituzionali su questi temi e ambiti progettuali.
Tra gli obiettivi della missione la valorizzazione della leadership giovanile e femminile, percorsi di formazione accademica per creare nuovi cooperatori che contribuiscano allo sviluppo socio-economico delle comunità locali generando occasioni di lavoro degno, sostegno all’associazionismo per promuovere il dialogo interculturale e interreligioso in Terra Santa.

Nell’ultima tappa del viaggio, sabato 11 febbraio, si è tenuta la Conferenza organizzata da Federazione Lombarda al Convention Palace di Betlemme dal titolo “Il metodo cooperativo nello sviluppo internazionale. Dalla Rerum Novarum al magistero di Papa Francesco: il valore dell’esperienza cooperativa di fronte alle sfide odierne”: un momento di incontro e confronto sul modello di “sviluppo integrale” per le comunità proposto e testimoniato dall’esperienza cooperativa a cui hanno dato il proprio contributo, fra gli altri, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Mons. Pierbattista Pizzaballa (nell'immagine durante il collegamento), il Custode di Terra Santa, Fr. Francesco Patton, e Samer Salameh, viceministro del Lavoro dell’Autorità Nazionale Palestinese, dicastero a cui fanno capo le normative, il monitoraggio e lo sviluppo del settore cooperativo. Tra i relatori anche Guglielmo Giordano, titolare Sede Estera dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo in Palestina.

La Conferenza è stata inoltre occasione per ricordare – a 130 anni dalla promulgazione dell’Enciclica leonina – le motivazioni e gli ideali alla base della nascita, sul finire dell’Ottocento, del movimento della cooperazione di credito, connessi agli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa: dalla Rerum Novarum di Leone XIII (1891) all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco (2015), passando per la Popolorum Progressio di Paolo VI (1967) e la Caritas in Veritate di Benedetto XVI (2009), nella quale il Credito Cooperativo è descritto come esempio di “amore intelligente” e di economia civile, capace di unire “previdente e giusta convenienza” a “retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati”.

In primo piano, il confronto sull’esperienza di sviluppo della cooperazione culturale e tecnica in corso in Terra Santa, con gli interventi del presidente di Federcasse Augusto dell’Erba, il presidente dell’associazione Pax Libertas Cooperatio (Palisco) Heiner Nicolussi-Leck e Giorgio Merigo (nella foto) presidente della Bcc Caravaggio Adda e Cremasco e vicepresidente di Palisco. Negli ultimi anni Federcasse e Palisco hanno operato a vari livelli per la promozione e lo sviluppo del modello e dei valori delle imprese cooperative, costruendo e via via consolidando i rapporti con le Istituzioni locali, per supportare l’imprenditorialità cooperativa e contribuire al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche delle popolazioni che vivono in Terra Santa. Da qui anche la nuova collaborazione, avviata con l’Institute for Community Partnership dell’Università di Betlemme, per contribuire a formare nuovi manager della cooperazione in Terra Santa.

Sono poco meno di un migliaio le realtà cooperative – dislocate principalmente tra Cisgiordania e Striscia di Gaza – censite fra il 2017-2022 dalle Autorità palestinesi, il 16% delle quali a partecipazione esclusivamente femminile nell’ambito dei servizi, dell’artigianato e del commercio (fonte: dati PCBS 2019).
Proprio il tema del protagonismo femminile e giovanile – ricorda una nota – è stato ripreso nella Conferenza da Teresa Fiordelisi, presidente dell’Associazione delle Donne del Credito Cooperativo (Idee), e da Yousef Zaknoun, professore dell’Università di Betlemme e direttore di Al-Liqà, Associazione che promuove il dialogo interreligioso in Palestina. Altra realtà con cui il Credito Cooperativo sta collaborando è l’associazione Juhoud for Comunity and Rural Development che sostiene l’inclusione delle donne e dei giovani nelle comunità locali, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e l’impegno civico di tutta la comunità.

Sul ruolo della cooperazione di credito e delle banche di relazione e prossimità nello sviluppo delle comunità, sul valore della diffusione di nuove forme di imprese sociali orientate al bene comune e della bio-diversità economico-finanziaria all’interno del settore bancario è intervenuta Elena Beccalli, preside della Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, portando l’attenzione sulla funzione non solo economica ma anche generativa e solidale che sa avere nella società un modello di credito a trazione genuinamente cooperativa.
«Abbiamo scelto questo luogo, dal valore altamente sostanziale e anche simbolico, perché qui affondano le radici del cristianesimo che, a partire da fine Ottocento e con gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa, ha ispirato e dato inizio anche al movimento della cooperazione di credito mutualistica», ha dichiarato Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo e della Fondazione Tertio Millennio Ets, organismo senza fini di lucro istituito nell’ambito del Credito Cooperativo per sviluppare attività di solidarietà sociale in Italia e all’estero. «Siamo qui per confrontarci sull’esperienza cooperativa e mutualistica: modello di sviluppo integrale per le comunità, inclusivo e sostenibile, valido a tutte le latitudini, in ogni contesto socio-politico. Da anni il Credito Cooperativo, a livello nazionale e lombardo, collabora con istituzioni e associazionismo in Terra Santa (e in altre parti del mondo, come in Ecuador e Togo) per sostenere e accompagnare la nascita e lo sviluppo di esperienze cooperative che possano rappresentare elementi generativi per il contesto socio-economico e culturale locale. Il nuovo progetto di formazione cooperativa promosso da Federcasse e Palisco con l’Università di Betlemme, a favore di nuove generazioni di cooperatori in queste terre, è un concreto esempio in questo senso. Tale iniziativa costituisce un ulteriore tassello nell’impegno del Credito Cooperativo per lo sviluppo integrale delle comunità in diverse parti del mondo, uno sviluppo fondato sul lavoro. Proprio di recente un pool di 32 Bcc lombarde e piemontesi – appartenenti ad entrambi i Gruppi bancari cooperativi (Iccrea e Cassa Centrale) – guidate dalla nostra Federazione, ha erogato un finanziamento di quasi 5 milioni di euro a Banco Codesarollo: la Banca andina che in 23 provincie dell’Ecuador si occupa di inclusione finanziaria a vantaggio della popolazione rurale, offrendo micro-credito solidale ai campesinos attraverso decine e decine di Casse rurali di villaggio».

Tutte le immagini sono da Ufficio stampa

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.