Cultura

Le aziende in Compagnia

Spiega il presidente Giorgio Vittadini: «Lo scopo che vogliamo perseguire è creare una nuova mentalità nel mondo del lavoro e dell’impresa

di Daniela Romanello

Sono passati appena undici anni da quando un gruppetto di amici ha cominciato ad aiutarsi per affrontare i problemi del lavoro: c?era chi si era appena laureato e desiderava ?metter su? un?impresa, chi doveva subentrare al padre nella conduzione dell?azienda di famiglia, chi invece era un imprenditore ?già fatto? ma non voleva appiattirsi sulle logiche del mercato. Ebbene, allora erano una ventina, ora per svolgere l?assemblea dei soci devono affittare il Forum di Assago, quasi si trattasse di un megaconcerto o della Sei giorni ciclistica. Questo ?gruppone? di amici si chiama Compagnia delle Opere (per i soci, più sbrigativamente, CdO) ed è la prima realtà italiana che associa insieme, dando loro pari dignità, imprese profit e realtà non profit.

Presidente di questa Compagnia è Giorgio Vittadini, professore universitario di statistica, uno dei massimi studiosi italiani di non profit. «Fin dall?inizio, il nostro scopo», spiega il professor Vittadini, «era quello di contribuire alla creazione di una nuova mentalità nel mondo del lavoro e dell?impresa, di un modo di agire secondo un criterio ideale che potesse dar vita a nuclei di umanità nuova che avessero come riscontro della loro attività il tentativo di risposta ai bisogni incontrati secondo i principi della dottrina sociale della Chiesa». Proprio da questo desiderio è scaturita la volontà di associare insieme tutte le imprese, sia economiche che di solidarietà, pur distinguendole, per motivi organizzativi, nei due settori profit e non profit. Spiega Vittadini: «Nella realtà sociale, i due settori sono costantemente distinti e ciò, se per un verso è giustificato dalla diversità dell?oggetto e degli scopi, dall?altro esaspera la divisione nella concezione della persona e del suo lavoro. Infatti, pur nella diversità del tipo di impresa, per la CdO l?unità dipende dalla concezione della persona che permea profit e non profit.

Essere riusciti a mantenere questo indubbio valore metodologico, educativo ed esemplificativo, cercando di prescindere da interessi particolari, è già un primo traguardo significativo». Se questa è la filosofia della CdO, ben sintetizzata dallo slogan ?Un criterio ideale, un?amicizia operativa?, guardiamo come si concretizza nell?operato di ogni giorno. Primo obiettivo è quello di favorire la collaborazione tra imprese, la nascita di nuova imprenditorialità e la creazione di posti di lavoro. Tutti i servizi offerti non sono creati a tavolino ma nascono da precise esigenze evidenziate dai soci, vecchi e nuovi. Si va dalla convenzione bancaria, al servizio finanziario e assicurativo, a quello commerciale che mette in circolazione opportunità e richieste commerciali; dal servizio ?Qualità, ambiente, sicurezza? che fornisce informazioni di carattere legislativo e consulenze, al servizio ?Estero? che ricerca partner commerciali e di investimento e offre un?assistenza operativa sui mercati esteri; dal servizio di assistenza fiscale alla ?CdO Informatica?. Sono passati undici anni dall?inizio e ora, ad Assago, ad ascoltare quanto hanno da dire questi amici ci sono il presidente della Fiat, Cesare Romiti, e il direttore del Giornale, Vittorio Feltri. E il trend è in crescita.

Le Opere in cifre

Nome: Compagnia delle Opere
Presidente: Giorgio Vittadini
Data di nascita: 1986
Sede nazionale: via Tranchedini, 4 – 20149 MILANO
tel. 02/3315051 fax 02/315237
Sedi in Italia: 35
Rappresentanze all?estero: 10
Settore di attività: promozione e tutela della presenza di opere e imprese nella società favorendo una concezione del mercato rispettosa della persona in ogni aspetto e momento della vita
Imprese associate: 9.100 imprese di cui 980 enti non profit
Persone associate: 150.000
Fiori all?occhiello: Avsi – Associazione volontari per il servizio internazionale (150 volontari in 20 Paesi); Banco alimentare (899 enti serviti, 4.500 tonnellate di alimenti distribuiti); Meeting (2 mila volontari, 600 mila presenze in una settimana)

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