Salute

“Le avventure di Neo” contro il melanoma

Fondazione Melanoma e Scuola italiana di Comix per il primo fumetto noir di prevenzione. Sarà distribuito nelle scuole

di Redazione

L’investigatore T a caccia del cattivo Melanì nei meandri di Derma City. Si chiama “Le avventure di Neo” ed è il primo fumetto dark mai realizzato in Italia per insegnare le regole della prevenzione contro il melanoma, l’unico tumore che scrive la sua diagnosi sulla pelle.
L’hanno realizzato la Fondazione melanoma e la Scuola italiana di Comix, e sarà distribuito ad aprile nelle scuole medie e superiori della Campania. «Ogni anno si registrano 7.000 nuove diagnosi e 1.500 decessi per questo tipo di cancro. È importante utilizzare nuovi linguaggi per raggiungere i più giovani», spiega Paolo Ascierto, presidente della Fondazione melanoma, oncologo dell’Unità di Oncologia medica e terapie innovative del Pascale di Napoli.

«La buona informazione è alla base della diagnosi precoce. Da quando è nata, nel 2010, la Fondazione è in rete con un sito  di immediata consultazione con news, pubblicazioni scientifiche, video e un forum in cui si possono porre domande all’oncologo. Vogliamo andare oltre i mezzi di comunicazione tradizionali. Il fumetto – sottolinea Ascierto – è uno strumento particolarmente efficace per trasmettere in modo chiaro messaggi utili per la prevenzione. Per esempio, è necessario proteggersi con creme solari e indumenti adeguati quando ci si espone al sole. E non si devono utilizzare le lampade abbronzanti perchè sono cancerogene come il fumo di sigaretta. E ancora, basterebbe una semplice esame della pelle eseguito da uno specialista per individuare questo tumore nella fase iniziale, quando le percentuali di guarigione raggiungono il 90%».

Il fumetto presentato oggi all’Istituto Pascale, che insieme alla Seconda Università di Napoli ha dato vita due anni fa alla Fondazione melanoma. Presenti anche gli studenti delle scuole e i comici Gigi e Ross e Alessandro Bolide del cast di “Made in Sud” che hanno aderito al progetto. Nel fumetto, ispirato ai classici del noir, si intrecciano due mondi paralleli. Da un lato quello reale di Federica, una giovane a cui viene diagnosticato un melanoma avanzato all’Istituto Pascale a partire da un neo sospetto sulla spalla. Dall’altro quello immaginario di Derma City, all’interno del corpo di Federica, dove l’investigatore T indaga e sconfigge il colpevole del tumore, il melanocita Melanì.

«La campagna d’informazione che stiamo realizzando con la Fondazione si articola in numerose iniziative – sottolinea Mario Punzo, direttore della Scuola italiana di Comix – Partecipiamo al concorso “Pitch me!” nell’ambito di “Cartoons on the bay”, il festival internazionale dell’animazione televisiva che si svolgerà a Rapallo dal 22 al 25 marzo. Presenteremo due cartoni animati della durata di un minuto, che, se selezionati, andranno in onda sulle reti Rai. L’obiettivo è quello di informare divertendo. Lo strumento dell’animazione permette di sensibilizzare sul problema delle cattive abitudini che espongono al rischio di melanoma, senza creare allarmismi. I contenuti sono sintetici e colpiscono subito l’attenzione per l’incisività del messaggio».

Le campagne informative che la Fondazione melanoma ha condotto in due anni hanno aumentato la consapevolezza fra i cittadini, che si sono sottoposti in gran numero agli esami di screening. Le regioni settentrionali fanno registrare la maggiore incidenza, seguite da quelle del Centro e del Sud (in Campania ogni anno sono circa 700 le nuove diagnosi).
«Esistono diverse strategie per condurre la lotta a questo tipo di cancro – afferma il Nicola Mozzillo, direttore del Dipartimento melanoma e tessuti molli del Pascale – che spaziano dal miglioramento delle tecnologie per la diagnosi, al perfezionamento delle tecniche chirurgiche fino allo sviluppo della ricerca farmacologica».

«Nel Dipartimento melanoma – spiega Tonino Pedicini, direttore generale del Pascale – siamo in grado di fornire un’assistenza a 360° al paziente: da quella diagnostica del dermatologo, all’approccio chirurgico, ai rimedi di oncologia medica, alla diagnostica radiologica, a quella anatomopatologica, fino alla riabilitazione. Siamo un centro di riferimento per la lotta a questo tumore non solo per il Mezzogiorno ma anche per tutta l’Italia. Il livello di eccellenza raggiunto è confermato dalla nostra produzione scientifica: ogni anno pubblichiamo circa 10 ricerche su riviste internazionali che hanno come tema proprio la terapia di questa neoplasia. E stiamo conducendo ben 12 studi che riguardano in particolare la fase metastatica della malattia».

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