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Le associazioni in coro «Abolite l’articolo 11»

La parte più contestata è quella che prevede convenzioni con le cooperative sociali e il collocamento mirato. «È un passo indietro, solo pochi troveranno un posto di lavoro»

di Redazione

Sulla riforma del collocarnento obbligatorio quasi tutti i partiti stanno vivendo, in questi giorni, una profonda divisione interna Il tutto con le associazioni dei disabili che stanno col fucile puntato. Tra i padri del testo riveduto del progetto di legge (quello attualmente in discussione a Montecitorio), c?è il popolare Emilio Del Bono, segretario della commissione Lavoro. «Abbiamo recepito la struttura portante del progetto approvato dal Senato», esordisce, «con qualche modifica mirata soprattutto ad ottenere che, a differenza di quanto accadde con la 482, la nuova legge venga effettivamente applicata. Per questo abbiamo inasprito le sanzioni e abbiamo introdotto la possibilità dì fare convenzioni con le cooperative sociali». Di tutt?altra opinione è Augusto Battaglia (Ds) considerato da molti il padre della riforma della 482. «Se passa questo testo prevedo che non ci saranno tante possibitità di impiego per gli invalidi, soprattutto per quelli più gravi. E poi l?articolo 11 (sulle cooperative sociali) va contro ogni politica di integrazione. Perché un conto è inserire un disabile in un?impresa, mettendolo in condizione di essere utile agli altri, un altro è rinchiuderlo in una cooperativa insieme ad altri invalidi». Per Forza Italia interviene Stefania Prestigiacomo (commissione Lavoro), decisamente contraria al progetto di legge: «Pensare di obbligare all?assunzione di un disabile ogni piccola impresa con almeno 15 dipendenti significa imporre una sorta di tassa supplementare ai datori dì lavoro e condannare i disabilì a lavorare in condizioni disagiate». E le associazioni? Contrarie, soprattutto per colpa del famigerato articolo 11. Pietro Barbieri (Fish): ?È un enorme passo indietro. Saranno assunti solo pochi disabili non gravi E poi non ci sono strumenti per attuare il collocamento mirato?. L?Anmic, a sua volta, ha presentato una serie di possibili emendamenti, consigliando di abrogare in toto l?articolo 11. Sostanzialmente dello stesso tono le osservazioni di Anmil, Aniep, Lega arcobaleno e Federhand. M.P.


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