Non profit

Le “altre” fondazionifanno il punto

L'iniziativa/2 Un convegno organizzato da Assifero

di Redazione

Filantropia istituzionale, scenari ed evoluzioni è il titolo dell’incontro che avrà luogo a Milano l’8 febbraio al Centro congressi della Fondazione Cariplo, organizzato da Assifero, associazione che raccoglie una trentina di fondazioni private e comunitarie.
Un appuntamento importante per far il punto sul percorso compiuto e sui prossimi obiettivi.
«In questi cinque anni», sottolinea il presidente, Felice Scalvini, «abbiamo sperimentato il ruolo che l’associazione può svolgere. Non solo perché siamo riusciti a creare due nuove fondazioni comunitarie assieme ai Centri servizi del volontariato di Imperia e Aosta, una collaborazione che potrebbe avere sviluppi significativi. O perché abbiamo costituito, con Issan, una struttura di assistenza fiscale per i nostri associati. O ancora perché abbiamo realizzato uno studio sulla natura dell’atto erogativo che sarà pronto in primavera. Ma l’esperienza di Assifero ha messo in evidenza soprattutto la specificità di questo tipo di fondazioni, rispetto ad esempio a quelle di origine bancarie».
È proprio su questa specificità che sarà chiamato a lavorare il nuovo consiglio. Prosegue Scalvini: «È stato importante costituire un’unica associazione. In futuro si dovranno delineare meglio le due aree relative alle fondazioni comunitarie e a quelle private e d’impresa. Come ha confermato la recente indagine dell’Istat, le fondazioni sono in rilevante sviluppo. Siamo convinti che l’attività erogativa dei soggetti della filantropia istituzionale vada meglio riconosciuta e trattata in modo appropriato e distinto dalle altre esperienze di fondazione di origine bancaria».
All’incontro, che sarà coordinato da Riccardo Bonacina, direttore editoriale di Vita, interverranno fra gli altri Giuseppe Guzzetti, presidente Acri, e Stefano Zamagni, che presiede l’Agenzia per le onuls.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.