In corso la raccolta di firme per una norma di iniziativa popolare che punti su rinnovabili ed efficienzadi Lucio Biancatelli
Fronteggiare i cambiamenti climatici promuovendo l’uso di tecnologie a bassissime emissioni di carbonio, per avviare la transizione dell’Italia verso un sistema energetico sostenibile e moderno fondato su fonti rinnovabili, efficienza ed uso razionale dell’energia, superando l’uso dei combustibili fossili. Questi i capisaldi della legge di iniziativa popolare «Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la difesa del clima». Promotori dell’iniziativa numerose personalità e forze sociali tra cui le maggiori associazioni ambientaliste. Il WWF è impegnato nella raccolta delle firme e aderisce ai comitati unitari a livello regionale.
La proposta di legge (la raccolta delle firme andrà avanti fino a dicembre) prevede che il nostro Paese si doti di un Piano energetico ambientale nazionale che dia priorità «alla ricerca su tutte le tecnologie energetiche», escluda «l’uso del nucleare per la produzione di energia» e preveda «la transizione verso un approvvigionamento energetico che contempli il superamento dell’uso del carbone e che si ponga l’obiettivo a lungo termine della produzione di energia al 100% da fonti rinnovabili».
La proposta distingue le energie rinnovabili in sostenibili e non sostenibili. Le prime includono il solare fotovoltaico, il solare termodinamico, il solare termico, l’eolico, il biogas, le maree, il moto ondoso e – previa la certificazione – i piccoli impianti idraulici. Sono considerate non sostenibili, e dunque escluse dalle incentivazioni, l’energia elettrica prodotta dalle biomasse senza cogenerazione, l’energia prodotta dalla combustione dei rifiuti non selezionati alla fonte. Viene privilegiato il minieolico e la micro generazione diffusa.
Portavoce della presidenza del comitato «SI alle energie rinnovabili NO al nucleare», l’associazione presieduta da Alfiero Grandi promotrice del progetto di legge, è stato nominato l’ex parlamentare ecologista Mauro Bulgarelli.
Intanto un po’ ovunque, dal Veneto alla Campania, stanno nascendo mobilitazioni di cittadini contro il nucleare, con l’obiettivo di contrastare i piani del governo e dell’industria nucleare. Si sta giocando una battaglia decisiva: le forze in campo sono ovviamente impari, e il paragone di Davide contro Golia è calzante perché le disponibilità economiche delle lobby che hanno tutto l’interesse a sviluppare queste tecnologie sono enormi. Tutto ciò si traduce in un grande sforzo di comunicazione, per far passare – soprattutto attraverso la televisione – il messaggio di un nucleare rassicurante (dove il problema delle scorie sarebbe superato!), panacea per l’indipendenza energetica dell’Italia e persino per fronteggiare i cambiamenti climatici. Ecco perché è importante mobilitarci tutti, e sostenere questa proposta di legge.
www.wwf.it/nucleare.sh
www.oltreilnucleare.it
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