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Le Alpi soffocate dallo smog
Le conseguenze del traffico su strada sono molto più gravi nelle valli alpine che in pianura. I dati di un recente studio svizzero. Alto Adige e Tirolo alleati nella lotta all'inquinamento
A causa delle particolari caratteristiche topografiche delle valli alpine, il traffico su strada ha un effetto molto più dannoso in queste zone rispetto a quanto risulta in pianura. Uno studio della Ökoscience S.p.A. di Chur (Svizzera), commissionato dalle Province Tirolo ed Alto Adige e presentato il 24 gennaio a Palazzo Widmann, Bolzano, dimostra infatti che la concentrazione di Ossidi di Azoto (NOx), per esempio, risulta ben tre volte maggiore rispetto a quanto si rileva in un ambiente pianeggiante.
«Questo – ha spiegato l´autore dello studio Jürg Thudium – si deve alla forte inversione termica presente nelle valli alpine ed alla stretta topografia delle stesse, che non consente una dispersione degli agenti inquinanti».
«Lo studio dimostra – ha commentato l´assessore provinciale all´Ambiente, Michl Laimer, affiancato dal direttore dell´Agenzia Provinciale per la Protezione dell´Ambiente, Walter Huber – che i problemi di pesante inquinamento riguardano tutte le valli alpine direttamente coinvolte o sfiorate dal traffico su strada. I risultati che esso riporta, fra i quali sono da sottolineare il grande potere inquinante dei mezzi pesanti a confronto con le automobili, ed il ruolo negativo quale fonte di inquinamento rivestito dalle arterie autostradali, rendono evidente la necessità di interventi di tutela da parte degli Stati coinvolti, ma soprattutto dell´Unione Europea».
Per questo motivo, sulla base dello studio presentato quest´oggi, è stata elaborata una risoluzione che Michl Laimer ed Hannes Gschwenter, vicepresidente della Giunta provinciale del Tirolo e responsabile in loco delle politiche ambientali, hanno provveduto a sottoscrivere davanti ai rappresentanti della stampa: in essa, sottolineando i gravi dati relativi all´inquinamento nelle zone alpine dovuto al traffico di transito ed al trasporto di merci, si richiede di considerare la zona delle Alpi quale particolarmente sensibile nell´ambito di una politica di traffico sostenibile a livello europeo, di elaborare un´idonea direttiva sui pedaggi, di adottare provvedimenti che mirino ad impedire trasporti evitabili trasferendoli su rotaia e di emanare disposizioni rapide di blocco del traffico – per esempio di notte – nel caso di aggravi della qualità dell´aria. La risoluzione sarà inviata ai Governi italiano ed austriaco, e all´Unione Europea.
«Fra le misure da assumere – hanno spiegato Laimer e Gschwenter – è chiaro che assume un ruolo di grande rilievo la realizzazione del tunnel di base del Brennero». «A questo scopo – ha aggiunto l´assessore provinciale all´Ambiente – è fondamentale che tutti i soggetti politici e sociali altoatesini, i Comuni e le varie associazioni insieme alla Provincia, siano d´accordo e si battano perché il tunnel venga realizzato al più presto».
Solo un provvedimento di grande portata potrebbe infatti evitare il continuo ed in perenne aumento del transito di mezzi pesanti (il 75% delle merci viaggia in Alto Adige su camion, fra il ´97 ed il 2000 i mezzi pesanti in autostrada sono aumentati del 30%) attraverso il Brennero e lungo la A22, che secondo lo studio presentato è anche in Alto Adige causa maggiore di inquinamento, in particolare per CO, NOx e PM10, rispetto alle industrie ed agli impianti di riscaldamento.
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