Sostenibilità

le Alpi dicono addio ai Tir?

Ratificato il Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991: favorito il trasferimento delle merci su ferrovia rispetto alla gomma

di Redazione

Favorire il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia grazie all’integrazione delle reti di trasporto dei Paesi alpini. Dietro a questa possibilità c’è il voto favorevole della Camera ieri del provvedimento di Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000. Ora il protocollo diventa vincolante sul territorio italiano cosa che dopo oltre dieci anni di attesa permetterà di mutare rotta sulle politiche di trasporto nelle Alpi.

«Una vittoria dell’intelligenza e del progresso» l’ha definita il presidente del Club Alpino Italiano, Umberto Marini. Il Cai del resto «si è sempre battuto in questi anni per la ratificazione, in quanto i protocolli di attuazione della Convenzione delle Alpi sono un insieme di misure per accrescere la competitività della montagna. Il Protocollo trasporti, in particolare, favorisce la realizzazione di un sistema di reti integrate di trasporto a livello transnazionale per migliorare la mobilità nelle Alpi e la competitività dei Paesi alpini, Italia compresa, con innumerevoli vantaggi alla nostra economia, al territorio alpino e all’ambiente», si ricorda in un comunicato.
«Dopo tanti tentativi non riusciti siamo finalmente arrivati ad un'approvazione che ci avvicina agli altri Paesi europei», ha dichiarato Umberto Martini.«Da oggi parleremo un linguaggio più europeo. Mi auguro che questo sia solo l'inizio e che nel prossimo futuro verranno intrapresi altri percorsi comuni con i nostri partner della Ue. I problemi infatti esistono, ma da soli non si risolvono».

Dietro l’ultimo atto siglato ieri alla Camera vi è una lunga storia, basti pensare che le trattative per il protocollo sono iniziate nel lontano 1994. Ora, sottolinea il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza sarà «finalmente possibile un coordinamento dello sviluppo integrato dei sistemi di trasporto transfrontalieri nell’arco alpino a tutto vantaggio dell’ambiente». Secondo il presidente di Legambiente ora è necessario «uno sviluppo del trasporto intermodale, con un progressivo passaggio a una fiscalità che favorisca i mezzi di trasporto a minore impatto ambientale così come indicato dal Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi»
 

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