Politica

Le Acli ricordano con Libera le vittime delle mafie

A Polistena la dodicesima giornata della memoria e dell’impegno

di Maurizio Regosa

Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiane sono oggi con Libera e le altre sigle della società civile e dell?attivismo sociale a Polistena, nella piana calabrese di Gioia Tauro, per ricordare le vittime delle mafie. Sono i giovani l?anima di questa dodicesima giornata della memoria e dell?impegno: le loro voci ricorderanno i nomi di 700 persone che hanno sacrificato la vita per rispettare il proprio impegno. «Pronunciare i loro nomi ? commentano le Acli ? significherà farli tornare a vivere, seppure in un tempo in cui l?illegalità non è stata ancora sconfitta».
Il ricordo delle vittime, 2500 negli ultimi 10 anni, diventa l?occasione di un rinnovato impegno nell?affermazione del diritto alla piena cittadinanza sociale per tutti, a partire dal diritto al lavoro e alla costruzione di un?economia che non abbia al centro il solo profitto e che sappia rifiutare l?illegalità, promovendo la collaborazione solidale delle persone per il bene comune.
Le Acli, già vicine chi si sta impegnando perché le terre confiscate alla criminalità organizzata ricomincino a dare frutti e lavoro a cittadini onesti, sono a Polistena per affiancare e sostenere i giovani impegnati, anche attraverso lo sport, nelle scuole, sul territorio, nei percorsi di educazione alla legalità, nella risoluzione di problemi quali la disoccupazione e il lavoro nero. Impegni concreti ma anche segni di una scelta di educazione alla legalità che sia educazione ad una convivenza civile fondata su relazioni di pace.

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