Legge di bilancio 2025
Le Acli: «Governo miope, non riconosce il valore della spesa sociale»
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani si uniscono alle critiche mosse dal Forum del Terzo settore e dal nostro giornale e considerano il provvedimento adottato nei giorni scorsi una deludente sorpresa. Si confida nella ripresa del confronto con il sottosegretario Leo
di Redazione
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Le Acli si uniscono alle dichiarazioni del Forum del Terzo settore e di VITA sulle deludenti sorprese per il mondo del Terzo settore nella legge di bilancio. «Il freno alle spese per le proprie attività posto dall’assurdo comma 112 (proprio mentre difficoltà economiche e disagio sociale aumentano le richieste di sostegno delle persone e delle famiglie), fondi sociali frammentati e indeboliti, lotta alla povertà educativa azzerata, risorse insufficienti per il 5 per mille», si legge in una nota dell’associazione. «Inoltre, ci auguriamo che si mantengano gli impegni sulla proroga di un anno dell’esclusione Iva alle associazioni e che a gennaio si riprenda il confronto con il sottosegretario Leo sulla soluzione avanzata con il Forum. Non riconoscere il valore della spesa sociale e il ruolo fondamentale svolto dal Terzo settore significa ignorare un investimento strategico per costruire una società meno frammentata, più inclusiva e capace di affrontare le sfide del futuro».
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