Volontariato

Le abilità differenti trovano un festival

Una rassegna promossa dalla cooperativa sociale Nazareno mette in scena le più suggestive esperienze creative sull'handicap

di Benedetta Verrini

Il titolo è di quelli sottili, che ti strappano qualche secondo in più per riflettere: ?Festival internazionale delle Abilità Differenti?. Il festival è di quelli intensi: dieci giorni per vedere spettacoli, ascoltare musica, apprezzare l?arte di chi è disabile, e per conoscere da vicino l?esperienza degli operatori che seguono gli ammalati mentali e i soggetti con gravi forme di handicap. La manifestazione, che si svolgerà a Carpi (Modena) dal 1° al 5 giugno, è organizzata dalla Cooperativa sociale Nazareno che da anni opera nell?inserimento delle persone svantaggiate. Non cerchiamo la compassione «È un festival unico nel suo genere», spiega Alessandro Colliva, responsabile della comunicazione. «Un appuntamento che ci ha impegnati moltissimo anche nella selezione dei partecipanti e nella ricerca di una dimensione artistica di ogni performance. È chiaro che non vogliamo mettere in mostra l?impaccio di un disabile e magari strappare l?applauso di compassione, ma dimostrare che molti di loro hanno doti da coltivare e valorizzare, esattamente come tutte le altre persone». Il carnet di spettacoli è fitto e ricco di contributi stranieri: si va dall?intensa versione dei ?Sei personaggi in cerca d?autore? proposta dalla compagnia francese l?Oiseaux Mouche, al concerto del complesso Créahm di Liegi, che da anni collabora con le attività del centro Nazareno. I ragazzi di Carpi hanno preparato uno spettacolo teatrale ispirato al film Braveheart, cui si sono accostati attraverso un paziente lavoro di improvvisazione, che andrà in scena venerdì 2 giugno al teatro comunale di Carpi. Ma sono tanti gli appuntamenti da non perdere, tra cui le diverse repliche dello spettacolo di danza dell?Infinity Dance Theater di New York, una compagnia di ballo fondata da una ballerina professionista divenuta paraplegica in seguito a una caduta accidentale. Danzare su sedie a rotelle L?Infinity Dance Theater è composto da ballerini su sedia a rotelle e non, a dimostrazione che la danza è una forma di espressione e gestualità che trascende persino i limiti tradizionali del suo genere. «In questa seconda edizione del Festival abbiamo capito che il lavoro prioritario da affrontare sull?handicap è di tipo culturale», spiega Colliva. «E proprio perché l?esperienza ci ha insegnato che disabilità non significa inabilità, vorremmo far riflettere sull?importanza di un approccio pedagogico più sereno nei confronti dei malati. Spesso i medici e le istituzioni si fanno prendere da una forte ansia organizzativa, dalla necessità di strutturare un preciso metodo psichiatrico, o educativo, in cui inquadrare il disabile, ma a volte l?atteggiamento giusto è semplicemente quello di prenderlo per mano, e accompagnarlo nella sua realtà». Proprio il problema dell?approccio educativo al malato psichiatrico, e del suo inserimento nella società, è il tema dominante dell?incontro di sabato 3 giugno, intitolato ?Perché il cuore viva!? e condotto da Enzo Biagi presso la sede della Cassa di Risparmio di Carpi. Tra i relatori, uomini impegnati quotidianamente con la sofferenza psichica. C?è un ?basagliano? storico come Angelo Righetti, oggi al Dipartimento Salute Mentale di Parma, Marco Bertoli, che al dipartimento Salute Mentale di Palmanova ha iniziato la straordinaria esperienza delle ?locande? ovvero il recupero e la gestione di vecchi locali con i pazienti dismessi dagli ex-manicomi, la dottoressa Antonietta Aliverti, neuropsichiatra, esperte nel settore della riabilitazione, Lia Sanicola docente di Servizio sociale a Parma e assistente sociale di lungo corso. La sessione pomeridiana del convegno prevede poi una testimonianza d?eccezione, quella di Gregoire Ahougbonon, fondatore dell?associazione S. Camillo a Bouaké, in Costa D?Avorio. Ahougbonon ha salvato dalla morte più di 2000 malati di mente che, essendo considerati ?indemoniati? dai loro familiari, vengono legati ai tronchi d?albero e lasciati morire di fame e di sete. Un video mostrerà le immagini delle case di recupero costruite per proteggerli e riabilitarli. Il convegno sarà insomma il momento più importante, per addetti ai lavori e non, per confrontarsi e riflettere sui problemi posti dall?handicap. C?è anche Pascal Duquenne A chiudere invece la sezione teatrale del festival, domenica 4 giugno, al Teatro delle Passioni di Modena, ci sarà uno che ce l?ha fatta, un attore disabile che è arrivato fino al Festival del Cinema di Cannes: Pascal Duquenne, indimenticabile interprete del film ?L?ottavo giorno?. Lo spettacolo, ?Père Noel voit rouge? cioè ?Babbo Natale vede rosso?, è messo in scena dal gruppo Creahm di Bruxelles, che ha allevato il talento di Pascal fino a renderlo un attore professionista. Info: tel. 059.664774/664334 www.associazioni.comune.carpi.mo.it/festival


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