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Lazio, aumentano le borse di studio

Regione Lazio. Presentazione del Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio per l’anno accademico 1997- 1998

di Alba Arcuri

L?assessorato alle Politiche formative della Regione, che opera mediante le Aziende per il diritto allo studio (Adisu), ha presentato il 24 luglio un piano di interventi per il diritto allo studio contenente i nuovi criteri per l?assegnazione delle borse di studio e degli alloggi per gli studenti che risulteranno idonei. Rispetto agli anni precedenti aumenta il numero delle borse messe a disposizione: saranno 9 mila gli studenti ad usufruirne (contro i 7 mila del ?96 e i 4 mila del ?95). L?ammontare degli aiuti sarà diversificato a seconda delle condizioni dello studente e del reddito del nucleo familiare. Gli studenti residenti riceveranno un contributo massimo di 2 milioni e 700 mila lire e avranno diritto a un pasto giornaliero gratuito a mensa. Per i fuori sede la borsa prevista potrebbe invece raggiungere i 6 milioni e mezzo (500 mila lire in più rispetto allo scorso anno). È stata inoltre istituita una categoria intermedia, quella degli studenti pendolari, la cui borsa potrà ammontare a un massimo di 3 milioni e 600 mila lire. Sono previste comunque facilitazioni gli studenti che appartengono a un nucleo familiare con un disabile o con un solo genitore. Tutti i vincitori, come ogni anno, avranno diritto all?esenzione dalle tasse universitarie. Gli studenti che dovessero risultare idonei, ma che non rientrassero nella lista dei primi novemila assegnatari, avranno comunque la possibilità di svolgere piccoli lavori part-time per conto dell?università. Potranno, ad esempio, essere inseriti nelle liste degli accompagnatori per gli studenti portatori di handicap, un servizio che attualmente viene svolto solo dagli obiettori di coscienza e di cui, spesso, le studentesse disabili non usufruiscono. Da quest?anno, inoltre, verranno effettuati severi controlli sulle reali condizioni economiche dello studente. Il ministero delle Finanze ha concesso l?autorizzazione per la verifica dei dati fiscali del nucleo familiare dei richiedenti. Gli interventi, per l?ammontare complessivo di 37 miliardi, verranno finanziati in gran parte dalla regione Lazio, attraverso la neonata tassa regionale sul diritto allo studio (170 mila lire per ogni studente universitario), a cui si aggiunge un contributo statale di 7 miliardi. Per ogni ulteriore informazione ci si può rivolgere alle Aziende per il diritto allo studio, presso gli otto atenei regionali, cioè le tre università statali della capitale, gli atenei di Cassino e Viterbo, le università private Luiss, Lumsa, Campus biomedico e infine l?Isef di Roma.


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