Non profit

L’azienda da premio guarda alla città

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di Redazione

Più che una tendenza “socialmente bella da raccontare”, anche per le aziende italiane gli investimenti in sostenibilità sono ormai il punto di svolta da cui dipende sempre più strettamente la crescita del business. La dimostrazione di questo cambio di direzione in atto emerge dall’edizione 2011 del Sodalitas Social Award, il premio-evento che ogni anno viene assegnato a imprese, associazioni imprenditoriali, ma anche distretti industriali e organizzazioni che si sono impegnate in progetti di responsabilità sociale d’impresa e di sostenibilità. E che quest’anno vivrà il suo momento conclusivo il prossimo 14 giugno presso l’Auditorium di Assolombarda (in via Pantano 9, dalle ore 14). Impegnativo il tema al centro della discussione: “Crescita sostenibile: le città di domani. Dove è meglio vivere, dove vale la pena lavorare, dove far crescere i propri figli”.
«L’edizione 2011 del premio si distingue dalle altre perché la quasi totalità dei progetti presentati hanno a che fare con la sostenibilità, sia sociale, che economica e ambientale», prova a sintetizzare Ugo Castellano, consigliere delegato di Fondazione Sodalitas. «Tante delle 206 imprese che hanno partecipato al premio con 251 progetti, hanno candidato al Sodalitas Social Award progetti di risparmio energetico. E la sostenibilità è il fil rouge che caratterizza gli interventi più innovativi e con il maggior impatto sociale premiati dalla giuria». Tante e innovative interpretazioni di sostenibilità che puntano all’award, che vanno dall’automotive alla domotica, allo smaltimento rifiuti. Tutti temi che costringono le aziende a ripensare all’impatto dell’innovazione sul territorio, in particolare nei centri urbani. «Nella lotta al cambiamento climatico il ruolo delle città è sempre più rilevante», conferma Federico Golla, ad di Siemens Italia, che interverrà alla giornata del 14 discutendo con i rappresentanti di altre grandi realtà come Enel, A2A, Renault Italia e Indesit Company sul tema “Megalopoli o mega problemi”. «Il 75% dei consumi di energia e l’80% delle emissioni di gas serra derivano dalle aree urbane. In questo scenario sempre più complesso è importante essere in grado di proporre soluzioni che possano assicurare tre obiettivi centrali: la qualità della vita per i cittadini, la competitività e lo sviluppo sostenibile».
Un tema aperto, con cui si confrontano, pur da prospettive diverse, tutti gli altri progetti candidati. Che, anche quest’anno, verranno riuniti e pubblicati nel “Libro d’Oro della Responsabilità Sociale”, punto di riferimento per tutti coloro che ricercano informazioni sulle “best practices” di sostenibilità in Italia.

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