Welfare

Lavoro. Un vero manager per l’integrazione

Dai Paesi anglossassoni approda anche in Italia

di Carmen Morrone

Largamente conosciuto in Olanda, Germania, Canada, Stati Uniti e Australia, il disability manager inizia a diffondersi anche nel nostro Paese. A illustrare questa nuovissima professione ci pensa Marino Nicolich, direttore del master in Assistive Technology organizzato dall?università di Trieste. «Il disability manager nasce come definizione e professione all?interno delle aziende e delle professioni per mantenere il lavoratore nel suo ambiente sociale e lavorativo in caso di fattore invalidante. Il disability manager è colui che coordina una serie di specialisti per promuovere l?integrazione di chi vive, per età o temporaneamente, una disabilità».

Un esempio concreto? «Il disability manager è il professionista che gestisce le attività del terapista occupazionale che aiuta gli anziani nell?usare la tecnologia che li rende indipendenti; del medico fisiatra che collabora a soluzioni per la mobilità; dell?architetto impegnato nella domotica; degli insegnanti di sostegno coinvolti con le tecnologie per non vedenti; dell?ingegnere informatico che ricerca sistemi di videoscrittura e cosi via».

Questo tipo di profilo lavorativo trova sbocchi professionali nelle consulenze alle unità sanitarie locali relativamente ai progetti di adeguamento dell?abitazione e del posto di lavoro, nelle industrie che realizzano case dotate di intelligenza domotica, nel tempo libero come progettazione ad esempio di barche accessibili, di impianti sportivi e attrezzature sportive, come i dual e monosci.

«Si tratta di competenze che troveranno sempre più spazio», osserva Nicolich. «Basti osservare come l?invecchiamento della popolazione e il processo d?inclusione dei disabili nella società rendano indispensabile migliorare l?autonomia, la qualità di vita, contenere i costi dei servizi sanitari e sociali e sviluppare sistemi di welfare sostenibili a lungo temine».

Qual è il percorso formativo più adeguato per prepararsi? «Questa professionalità si basa su di una predisposizione personale in cui l?ecclettismo e gli interessi multidisciplinari sono caratteristiche importanti. Non c?è uno specifico corso di laurea da scegliere. Aver concluso un qualsiasi corso di laurea triennale è il prerequisito di partenza per affrontare un percorso studi che avvii le competenze del disability manager».
Offre comunque una specializzazione in questo settore il master Assistive Technology organizzato dall?università di Trieste e dal Consorzio universitario di Pordenone, cui occorre iscriversi entro l?11 novembre. Il corso, di I livello, ha la durata di un anno, prevede uno stage e la progettazione di una struttura accessibile messa a disposizione degli enti locali. L?ambiente è reso internazionale grazie all?apporto di docenti provenienti dal mondo universitario, dalla ricerca scientifica e dalla realtà produttive di Paesi europei.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA