Welfare

Lavoro: sì alla buona flessibilità

Durante un suo intervento al meeting di Rimini il ministro ha ricordato come il programma dell'Unione non punti all'abrogazione della Biagi

di Antonietta Nembri

Da Rimini

“Il testo dell’Unione è preciso. Non diciamo che la Legge 30 va abrogata, ma che ci sono forme di lavoro precarizzate che andranno cancellate”. Ad affermarlo il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, intervenuto questa mattina al Meeting di Rimini. Il ministro, in particolare, ha sottolineato la necessita’ di “riscrivere un complesso di norme che regolano il lavoro”. Un obiettivo sul quale, assicura Damiano, “stiamo lavorando è regolarizzare il lavoro, non negare la buona flessibilita’ che è a disposizione delle imprese, ma creare percorsi di stabilizzazione”.
E’ stato pure ricordato che già nel Dpef il cuneo fiscale è collegato a un criterio: il lavoro a tempo indeterminato. “E questo vuol dire”, ha sottolineato il ministro Damiano “che abbiamo creato un credito d’imposta per incentivare le imprese a rendere stabile il lavoro per i giovani e non soltanto”.

Al dibattito dedicato a: Libertà nelle liberalizzazioni. IL lavoro atipico insieme al ministro del Lavoro sono intervenuti anche il predecessore di Damiano, Roberto Maroni e il segretario Generale Cisl Raffaele Bonanni.

Seguono aggiornamenti

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.