Welfare

Lavoro: Sacconi, dialogo aperto, no a stralcio art. 18

''La Cisl", dice Sacconi, "insiste a dire che ci sono le condizioni per discutere su tutto, tranne l'articolo 18, mentre la Uil è possibilista anche su quello

di Paolo Manzo

”Il dialogo con i sindacati, soprattutto con Pezzotta e Angeletti, è sempre stato aperto. Il no arriva semmai, come sempre, dalla Cgil”. Così Maurizio Sacconi, sottosegretario al ministero del Lavoro, definisce lo stato dei rapporti tra governo e rappresentanti dei lavoratori nella partita che vede in campo le riforme del lavoro, con lo scontro sull’articolo 18 in primo piano. Su questo punto, sottolinea Sacconi, il governo ”vuole mediare. Ma la mediazione è, appunto, mediazione, ed uno stralcio significherebbe invece una resa a posizioni altrui”. Sull’altro piatto il governo offre ”un ampliamento del mercato del lavoro, con tutte le altre soluzioni prospettate per sbloccare il mercato”. I tavoli quindi sono sempre aperti, ”e tutti sono benvenuti. Ma bisogna rispettare la scaletta parlamentare, anche perché noi vorremmo arrivare al vertice di Barcellona del 6 marzo con le deleghe approvate”. Sacconi nega inoltre, come risulta dalle cronache successive alla proposta di ieri del ministro Maroni, che la Cisl abbia espresso un no: ”La Cisl”, dice Sacconi, “insiste a dire che ci sono le condizioni per discutere su tutto, tranne l’articolo 18, mentre la Uil è possibilista anche su quello. Vedremo, la nostra intenzione è quella di riaprire il dialogo”.


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