Famiglia

Lavoro minorile, la posizione di un gruppo di Ong

In occasione della giornata mondiale contro il lavoro minorile indetta dall'Oil

di Redazione

Domani, 12 giugno, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro OIL ha indetto la giornata mondiale contro il lavoro minorile organizzando a Roma la conferenza “la lotta al traffico di minori e alle forme peggiori di sfruttamento del lavoro minorile”. Riceviamo e pubblichiamo l’appello di un gruppo di Ong che si occupano di lavoro minorile: Come ONG impegnate nella cooperazione internazionale e che si occupano di lavoro minorile, il Movimento Laici America Latina – Verona, Associazione Solidarietà Paesi Emergenti ASPEm – Cantù (CO), Associazione Studi America Latina ASAL – Roma, Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano OSVIC – Oristano, Movimento per la Cooperazione Internazionale MOCI – Reggio Calabria, desiderano esprimere il proprio punto di vista in virtù del progetto “Il Mestiere di Crescere” – un progetto di educazione allo sviluppo sul tema del lavoro minorile nel mondo” che si sta attivando a livello nazionale grazie al finanziamento del Ministero degli Esteri. Come ONG appoggiamo il protagonismo e la cittadinanza dei NATs (Ninos y adolescentes trabajadores – bambini e adolescenti lavoratori nell’acronimo spagnolo), che in Africa, in Asia e nell?America Latina hanno costituito veri e propri movimenti, per tutelare il loro diritto ad un lavoro dignitoso, remunerato e regolato con cui sostenere le difficoltà economiche delle proprie famiglie, che dia il giusto spazio all?educazione e al gioco. I NATs rivendicano inoltre il diritto ad essere considerati soggetti attivi nella partita politica internazionale che tenta di garantire loro diritti che essi vivono invece come una negazione della propria libertà. E? innegabile che il panorama del lavoro minorile stia cambiando e questo obbliga a riflettere sulla possibilità di definire un ambito di lavoro per i minori in grado di rappresentare anche una possibilità di crescita in positivo. Troppo spesso la pressione delle campagne mondiali per l?abolizione del lavoro minorile, assieme agli indubbi effetti positivi in fatto di presa di coscienza collettiva del problema, ha portato con sé il difetto di avvallare l?erronea convinzione che nel Sud del mondo non esistano organizzazioni capaci di strategie e soluzioni coerenti ai loro problemi. Il Movimento Mondiale dei NATs è appunto una di queste voci. La storia quasi trentennale dei bambini e adolescenti lavoratori organizzati nei Movimenti NATs di tutto il mondo testimonia che il lavoro in condizioni dignitose ha anche una valenza sociale nel favorire lo sviluppo integrale della persona, nello stimolare i rapporti inter-personali e nel creare identità, cittadinanza, e protagonismo e diventa strumento di cambiamento di quelle stesse realtà di ingiustizia sociale che lo generano. Si tratta di un processo di rivendicazione sociale e di partecipazione dal basso che ha storicamente contraddistinto anche le lotte di altri movimenti popolari, come quello operaio, quello delle donne e quello degli indigeni. Nel Mondo si impegnano molte organizzazioni locali, gruppi di base autonomamente organizzati dai bambini stessi, diffusi in aree urbane come rurali, che costruiscono percorsi di auto-imprenditorialità, di protagonismo, di promozione e difesa dei diritti e che devono essere considerati interlocutori, attori attivi del processo di sviluppo della comunità locali e dei Paesi dove queste sono nate. Parlare di lavoro minorile e non avere come partner i Movimenti organizzati dei bambini lavoratori significa tralasciare uno spaccato di vita, un patrimonio pedagogico-educativo riconosciuto a livello internazionale con studi e analisi provenienti anche da diversi ambiti universitari (il Master di cultura dell’infanzia dell’Università San Marcos di Lima, l’Istituto Politecnico dell’Università di Berlino, la facoltà di Scienza dell’Educazione dell’Università di Bologna, per esempio). Questi sono i motivi che ci inducono a sollecitare l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, le istituzioni che si occupano di lavoro minorile, la società civile, le ONG, i movimenti no-global (al III Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre ha partecipato anche il Movimento Latinoamericano MOLACNATs), a riconoscere e tenere in considerazione la voce dei Movimenti NATs, assente nel convegno che OIL organizza a Roma. In questo senso va ricordato che il 31 gennaio 2003 la Camera dei Deputati ha votato quasi all’unanimità (ben 340 adesioni di entrambe gli schieramenti) la risoluzione firmata dall’On. Maria Burani Procaccini (Forza Italia) e da vari componenti della Commissione Bicamerale per l’infanzia, tra cui On. Marida Bolognesi (DS), in materia di “tutela del lavoro minorile”. La risoluzione n. 6-00048 impegna il Governo italiano ad “adottare iniziative efficaci per contribuire all’adozione, nei Paesi dove il problema è maggiormente presente, di misure che elimino le peggiori forme di lavoro minorile e tutelino eventuali forme di lavoro che permettano ai minori di avere un’istruzione scolastica e uno spazio per le libere attività creative”. In particolare l’attenzione si rivolge espressamente ai Movimenti NATs impegnando il Governo ad “avviare contatti con le Organizzazioni di bambini e adolescenti lavoratori presenti in molti Paesi del mondo, per prendere in considerazione le loro esperienze e sostenerne progetti ed iniziative”. Questo storico riconoscimento è il risultato di un percorso attivato dalla rete ITALIANATs (costituita da 19 tra ONG, associazioni e centrali del commercio equo), in sinergia con l’analoga rete tedesca PRONATs (che annovera anche Terres des Hommes Germania) che oggi ha diffuso una dichiarazione in cui sottolinea che: “L?Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha dichiarato il 12 giugno Giornata internazionale contro il lavoro minorile. Ha fatto questo senza interpellare i bambini lavoratori. Altrimenti avrebbe dovuto sentirsi rispondere che una tale dichiarazione ?contro il lavoro minorile?, può tranquillizzare la coscienza dei benestanti di questo mondo, che abboccano a tali pronunciamenti, ma purtroppo nuoce, anziché giovare, ai bambini lavoratori. (..) Domandiamo al governo tedesco, ai funzionari del Parlamento, ai partiti, ai sindacati, alle organizzazioni della chiesa e di cooperazione internazionale, così come ai movimenti di critica alla globalizzazione e ai gruppi di solidarietà, di concedere più attenzione ai punti di vista dei bambini lavoratori e di riconoscere le loro organizzazioni come partners di pari livello, e di lavorare insieme a loro”. Strada facendo il cammino ci ha fatto incontrare anche TERRA NUOVA (che sta appoggiando i movimenti NATs in Nicaragua – NATRAS e Africa – ENDA), PRODOCS e tanti altri… Anche in occasione della Global March promossa da MANI TESE abbiamo espresso la nostra diversa visione sollecitando una riflessione non adultocentrica ed eurocentrica all’interno della FOCSIV – Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario, a cui aderiamo. Infatti l?approccio della Global March è orientato allo sradicamento del lavoro minorile, senza distinguere il ?child work? dal child Labour?, senza distinguere le forme peggiori di sfruttamento minorile (come la prostituzione infantile, traffico dei minori, bambini soldato, ecc.). Stiamo organizzando il calendario di una serie di iniziative a livello nazionale per mantenere accesa l’attenzione sul lavoro minorile letto dalla parte dei bambini e adolescenti lavoratori organizzati nei Movimenti NATs. Continueremo ad impegnarci a dare voce ai diritti, al protagonismo, alla cittadinanza dell’infanzia e dell’adolescenza, per uno sviluppo integrale di attori-soggetti che diventano motore di cambiamento dal basso. L’obiettivo è quello di costruire un mondo più giusto ed umano che sappia riconoscere a livello politico-etico-culturale-economico che un “mondo a misura di bambino, di bambina, di ragazzo e di ragazza è possibile” ed orienta il nostro agire nell’ambito della cooperazione internazionale. Movimento Laici America Latina MLAL – Verona Associazione Solidarietà Paesi Emergenti ASPEm – Cantù (CO) Associazione Studi America Latina ASAL – Roma Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano OSVIC – Oristano Movimento per la Cooperazione Internazionale MOCI – Reggio Calabria


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