Famiglia

Lavoro: Ilo, 2,5 milioni bambini sfruttati in Paesi ricchi

A questi under 14 si aggiungono 11,5 milioni di adolescenti tra i 15 e i 17 anni che lavorano spesso in condizioni pericolose

di Gabriella Meroni

Circa 2,5 milioni di bambini tra i cinque e i 14 anni sono costretti a lavorare nei paesi industrializzati, ossia l’1% del totale di 211 milioni appartenenti a questa fascia d’eta’ nel mondo. Lo afferma in un rapporto pubblicato oggi l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). A questi bambini si aggiungono 11,5 milioni di adolescenti tra i 15 e i 17 anni che lavorano, spesso in condizioni pericolose, in settori che vanno dall’agricoltura all’edilizia e ai laboratori tessili. Il lavoro minorile e’ ancora molto diffuso nell’Europa meridionale, afferma il rapporto, citando gli esempi del Portogallo, del sud Italia e della Spagna. In Portogallo i ragazzini sono impiegati nel tessile e nell’industria calzaturiera, mentre nel Mezzogiorno molti lavorano in piccoli laboratori industriali in precarie condizioni di sicurezza. In Spagna, si stima in 200.000 il numero dei lavoratori che hanno meno di 14 anni e che sono impiegati in calzaturifici. Per quanto riguarda l’Italia, l’Ilo cita dati forniti dalla Cgil secondo cui il 10% dei 400.000 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni economicamente attivi lavorano nell’edilizia, un settore particolarmente a rischio a causa dell’alto numero di incidenti. Molti bambini e adolescenti sono reclutati anche nell’agricoltura, un altro settore dove si contano molti incidenti. Negli Stati Uniti, 120.000 adolescenti tra i 14 e i 17 anni rappresentanto il 7% della manodopera agricola, secondo l’Ilo.


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