Welfare

Lavoro di pubblica utilità: primi bilanci

Concluse le prime esperienze nelle Odv, aumentano le richieste di scontare la pena "lavorando" per le associazioni

di Redazione

Per il lavoro di pubblica utilità in provincia di Verona è tempo dei primi bilanci. A circa nove mesi dall’avvio della convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità firmata dal Tribunale di Verona e dalla Federazione del Volontariato di Verona onlus, ente gestore del Csv di Verona, si sono concluse le prime dieci esperienze per altrettante persone che hanno scelto di scontare la pena svolgendo attività presso le Odv di Verona e provincia, come previsto dall’art. 54 decreto legislativo 274/2000 e dall’art. 2 decreto ministeriale 26/03/2001.
Stipulata il 13 giugno 2011, per la durata di tre anni, questa prima convenzione ha già coinvolto undici associazioni aderenti nel del territorio scaligero per un totale di quattordici posti disponibili.

Mentre nove persone sono ancora in servizio e altre dodici in attesa dei provvedimenti di avvio, si fanno i primi bilanci positivi: l’esperienza personale vissuta all’interno delle Odv da coloro che ad oggi hanno svolto o stanno svolgendo questo tipo di servizio è sicuramente rilevante, a testimoniarlo le relazioni conclusive sulle attività svolte redatte da chi ha beneficiato di questa opportunità, consegnate al Centro Servizio per il Volontariato di Verona.

Il valore positivo dell’esperienza si può misurare anche con un risultato più tangibile: alcuni “condannati” hanno dato la disponibilità per continuare, compatibilmente con impegni lavorativi e personali, diventando così a tutti gli effetti “volontari”. Un rapporto, quindi, iniziato come “un obbligo” che, per la positiva esperienza e per l’acquisita conoscenza concreta di una realtà, si è trasformato in un libero desiderio.

Un cambio di status decisamente significativo, un punto a favore per la singola persona ma anche per il volontariato: queste associazioni, da parte loro, possono così continuare a beneficiare della presenza di persone che sono state preziose per condurre attività ordinarie, mansioni che, durante queste settimane di “pena”, hanno fatto loro sperimentare il senso e il valore di azioni solidaristiche e socialmente rilevanti, gratuite e volontarie.
«Un’esperienza che si è quindi rivelata vincente, due volte» commenta Elisabetta Bonagiunti, presidente della Federazione del Volontariato di Verona onlus «poiché ha coniugato il riscatto sociale del singolo condannato con la solidarietà dell’associazionismo, un risultato che, anche per i numeri raggiunti, in nemmeno un anno, costituisce uno stimolo per proseguire e implementare le possibilità».

A questi primi risultati e all’impegno di fronte ad essi, si aggiunge una richiesta sempre maggiore da parte di avvocati e privati cittadini che il Csv di Verona ha registrato per questa nuova opportunità, valida limitatamente ai casi di reati commessi da tossicodipendente o da assuntore di sostanze stupefacenti o per violazione delle norme del Codice della Strada. Il consiglio direttivo del Csv di Verona, presieduto da Elisabetta Bonagiunti, ha quindi deliberato a favore di una modifica della convenzione per favorire una maggiore disponibilità di collocazioni e lo scorso 21 marzo è stato siglato l’accordo con Gianfranco Gilardi, presidente del Tribunale di Verona.

I 14 posti già disponibili sono più che raddoppiati diventando trentanove, fruibili in quindici associazioni con sedi disponibili sia a Verona sia in provincia che i legali dei condannati possono consultare nella pagina dedicata sul sito web dell’ente, unitamente a tutte le informazioni necessarie, prima di prendere contatti con l’Ufficio Progettazione Sociale.
Gli avvocati potranno scegliere una fra le Odv aderenti alla convenzione attive nella valorizzazione e assistenza alla persona, nell’ambito socio-sanitario, nella tutela dell’ambiente e dei beni culturali, nel soccorso e protezione civile e avviare anche direttamente un contatto.

Le attività si svolgeranno a Verona (anche in centro storico) e in provincia ad Albaredo d’Adige, Badia Calavena, Legnago, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Valeggio sul Mincio, Villafranca, Zevio.

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