Politica

Lavoro: «condannate l’Italia per apartheid»

Lo chiedono Ichino e la Bonino che presenteranno un esposto alla Ue

di Maurizio Regosa

Domani il giuslavorista e senatore Pietro Ichino, Emma Bonino, vicepresidente del Senato, Benedetto della vedova (Fli), Giulia Innocenzi (Avaaz.org) e Nicola Rossi (oltre che senatore, esponente della fondazione Italia Futura, presieduta da Montezemolo) presenteranno alla Commissione Europea una denuncia di «violazione da parte della Repubblica Italiana di obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea». In che cosa consiste la violazione? Nel mantenere un regime che definiscono di «apartheid» fra lavoratori protetti e non protetti (il testo completo della denuncia sul sito www.pietroichino.it). In sintesi, nel fatto che non si metta mano, nel Belpaese e nel ministero diretto da Maurizio Sacconi, alla riforma del contratto di lavoro. Un tema davvero molto sentito: su avaaz.org la raccolta di firme procede spedita verso la soglia prefissata di 80mila adesioni.


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