Economia

LAVORO. Coldiretti: sì alle casalinghe nei campi

L'organizzazione approva il nuovo sistema di voucher per l'agricoltura

di Gabriella Meroni

L’estensione del sistema dei buoni (voucher) per facilitare l’accesso al lavoro agricolo delle  casalinghe, oltre a pensionati e studenti, offre nuove opportunità di reddito ed occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi. E’ quanto afferma la Coldiretti che, nel commentare le nuove norme contenute nel decreto incentivi sul quale il Governo ha posto la fiducia alla camera, sottolinea che le misure che centinaia di migliaia di imprese agricole coinvolte nelle tradizionali campagna di raccolta delle olive, dell’uva o delle altre colture che si trovano spesso in condizioni di difficoltà nel trovare manodopera.
 
Nel provvedimento infatti oltre all’estensione del sistema dei voucher, senza destrutturare il mercato del lavoro agricolo, si prevede anche – sottolinea la Coldiretti – di estendere “alla categoria dei parenti e affini di quarto grado” la disciplina contenuta nella legge Biagi in modo che “non costituiscano rapporto di lavoro quelle prestazioni lavorative che si svolgono in un clima di aiuto familiare e che giustamente non devono trovare rigide forme regolatorie perché non ricevono una compensazione salariale. Il sistema dei buoni prevede – spiega Coldiretti – che le imprese agricole acquistino un blocchetto di voucher, distribuendoli poi a seconda delle ore di lavoro effettuate. Studenti, pensionati e casalinghe potranno quindi ritirare il denaro presentando il voucher presso gli uffici postali.
 
L’agricoltura nei paesi sviluppati – continua la Coldiretti – può oggi assorbire disoccupati provenienti dalle altre categorie produttive con opportunità occupazionali che richiedono però flessibilità sia per quanto riguarda i tempi e i luoghi. Ma è anche una grande opportunità per moltissimi cittadini che vogliono stabilire un nuovo rapporto con la campagna ed i suoi prodotti. A confermare il ruolo anticiclico che l’agricoltura più recitare per battere la crisi ci sono gli indirizzi assunti – rileva Coldiretti – da due potenze dell’economia mondiale come Stati Uniti e Giappone, dove si sta assistendo a un ritorno al lavoro nei campi. Se il governo del Sol Levante ha avviato un progetto per trasferire nelle campagna i giovani disoccupati, negli States per la prima volta si è invertito il trend con la nascita di trecentomila nuove imprese e un aumento del 4 per cento negli ultimi cinque anni.

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