Formazione

Lavoro certo per le badanti diplomate

Trend La formazione più specifica per un ruolo consolidato

di Redazione

Secondo le ultime stime sono 700mila le badanti, coloro che si assistono a domicilio persone disabili o anziane. La maggior parte di loro sono persone che arrivano da paesi extra Ue e trovano in Italia questo lavoro. Lo stipendio medio è di 800-1000 euro. La richiesta di persone che si prendono cura, anche 24 ore al giorno, di non auto-sufficienti è costante e si moltiplicano le iniziative per fare incontrare la domanda con un’offerta qualificata. È questo lo scopo di un’associazione fra utenti e prestatori d’opera creata dalla Società Umanitaria di Milano.
«È uno dei nostri obiettivi, insieme alla nascita di una cooperativa di persone che hanno superato un apposito corso di formazione e che potrebbe servire da volano per avviarsi al lavoro di assistente domiciliare», afferma Pietro Amos Nannini, presidente di Società Umanitaria.
«Oggi si deve investire nella formazione di queste persone che è diversa a seconda del paese d’origine», prosegue Amos Nannini, che aggiunge: «Le donne che arrivano dall’Est Europa hanno abitudini molto vicine alle nostre, ma hanno problemi maggiori con la lingua. Chi proviene invece dall’America Latina o dall’Africa impara l’italiano più velocemente ma ha bisogno di nozioni di cucina e di cura della casa». Per questo motivo l’associazione organizza corsi di formazione. Quello che si avvierà a settembre ha la durata di 120 ore e le materie vanno dall’economia domestica, alla pratica sociale, conoscenza dei servizi sul territorio, primo soccorso, oltre a lezioni di italiano. Gli incontri si svolgono, in ore serali, in classi di massimo 25 persone. Per accedere a questi corsi occorre essere in possesso di permesso di soggiorno. Il corpo docente è costituito da esperti e da infermieri.
«Bisogna che imparino a capire cosa serve a chi è costretto a letto o adopera ausili per la disabilità. La scelta di affidare molte lezioni del corso agli infermieri piuttosto che a dei medici è stata fatta per dare strumenti concreti e quindi subito utilizzabili nella pratica di tutti i giorni», spiega Amos Nannini.
Va detto che le donne che hanno frequentato il corso dell’edizione passata hanno trovato tutte lavoro come assistente domiciliare nell’arco di un paio di mesi dalla fine della formazione.
«Per facilitare ancora di più l’incontro fra domanda e offerta è in progetto l’organizzazione di corsi nei paesi d’origine di queste persone in modo che arrivino in Italia già formate e con un contratto da assistente familiare», puntualizza il presidente.
Una volte immesse nel mercato del lavoro però Società Umanitaria non abbandona le “sue” badanti. Conclude Pietro Amos Nannini: «Organizziamo corsi di aggiornamento e la costituzione di un’associazione fra le allieve dei corsi ha anche lo scopo di mantenere i contatti e di tenere incontri periodici».


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