Politica
Lavoro, amnil: nessuna tregua al governo
L'associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro chiede al governo di rispettare le promesse, a fronte di un aumento preoccupante degli infortuni sul lavoro
di Redazione
Riparte la protesta degli infortunati sul lavoro che hanno oggi iniziato a manifestare sotto la sede del Ministero del Welfare contro la mancata abolizione del divieto di cumulo, l’assenza di qualsiasi riferimento alla sicurezza nel decreto sulla competitivita’, la diminuzione delle prestazioni erogate dall’Inail agli invalidi e l’aumento dei morti sul lavoro previsto per il 2005.
”Questa volta – ha affermato in una nota Pietro Mercandelli, presidente dell’ associazione nazionale fra mutilati ed invalidi del lavoro (Amnil) – non concederemo alcuna tregua al governo ma andremo avanti fino a quando non vedremo esiti concreti e positivi alle nostre rivendicazioni”.
”A distanza di sei mesi – ricorda Mercandelli – il ministro Maroni non ha ancora presentato il disegno di legge approvato dal consiglio dei Ministri lo scorso 23 dicembre in materia di abolizione del divieto di cumulare prestazioni Inail con pensioni o assegni per inabilita’ corrisposti dall’Inps”.
Inoltre, ha sottolineato il presidente dell’Amnil, l’Inail negli ultimi cinque anni ha ridotto di 230 milioni di euro le rendite delle vittime del lavoro e le ultime stime (al 28 febbraio 2005) dell’Inail sugli infortuni ”evidenziano che, per la prima volta in due anni, ci sara’ un aumento dei morti sul lavoro da 1.356 a 1.367 (+0,81%) nel periodo marzo 2004-febbraio 2005 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E addirittura con un incremento del 16,92% dei morti in agricoltura e del 6,17% dell’insorgenza di malattie
professionali nel settore industriale e dei servizi”.
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