Non profit

Lavoro: al via un osservatorio sulle professioni. Manager, se ci sei fatti vedere.

L’iniziativa è di Asvi per sviluppare l’occupazione nel non profit, non solo in Italia. Parole d’ordine: qualità e comunicazione.

di Carmen Morrone

È nato l?Osservatorio per le professioni e il lavoro nel non profit. A idearlo, Asvi, l?Agenzia per lo sviluppo del non profit, per elaborare politiche per la professionalizzazione del Terzo settore. Dunque non solo l?individuazione di figure chiave per il non profit, ma la determinazione di strategie per migliorare l?occupazione dal punto di vista qualitativo. Nel 2003, il primo passo verso l?Osservatorio: Asvi promuove la prima indagine in Italia sulle barriere di accesso alla pianificazione delle risorse umane e della formazione nel non profit. «Abbiamo individuato quattro problemi. Il primo era la difficoltà culturale di capire l?importanza di investire nelle risorse umane. Il secondo, l?improvvisazione nella gestione. Poi una bassa valutazione delle performances degli operatori. E infine la mancanza di un contenitore che raccogliesse dati e stimoli per riflettere sulle soluzioni più appropriate». Debolezze di un sistema che emergono anche a livello europeo. L?Italia è al 12esimo posto nella Ue per occupati nel Terzo settore: solo il 2% contro un dato europeo del 6, e per di più con retribuzioni sotto la media. «Serve un luogo di confronto per lo sviluppo di occupazione di qualità, la creazione di comunità mirate alle diverse figure professionali e l?offerta di formazione ad alto livello». Da qui l?osservatorio. «Puntiamo a un laboratorio internazionale in grado di supportare lo sviluppo qualitativo delle professioni del non profit, soprattutto di quelle legate ai ruoli manageriali e progettuali». Il cantiere dell?Osservatorio delle professioni del non profit è partito con le adesioni, gratuite, dei soggetti del Terzo settore, dagli enti ai professionisti. I partecipanti hanno dato la loro disponibilità a fornire i dati necessari alle ricerche promosse dall?Osservatorio. Indagini e un forum online saranno i principali strumenti d?attività. Il monitoraggio e la valutazione delle figure professionali e il confronto con realtà internazionali sarà condotto attraverso studi specifici, e incontri e workshop serviranno ad analizzare i problemi dei diversi profili lavorativi e a scambiarsi le buone prassi. A breve partirà anche un sito con un settore dedicato agli aderenti all?osservatorio.


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