Non profit

Lavoro: Acli, 100 mila firme per flessibilità sostenibile

Le Acli hanno presentato oggi la campagna per la raccolta, in 100 piazze italiane, delle firme alla petizione che in autunno verra' consegnata al Presidente della Camera

di Redazione

Centomila firme per una flessibilita’ “sostenibile” del lavoro che tuteli i diritti della persona. Le Acli hanno presentato oggi la campagna per la raccolta, in 100 piazze italiane, delle firme alla petizione che in autunno verra’ consegnata al Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. Partendo dalla considerazione che la straordinaria fase di cambiamento del mondo del lavoro necessita “di strumenti nuovi ed efficaci” per governare una flessibilita’ che non puo’ essere “illimitata”, il presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba, ha indicato, nel corso di una conferenza stampa, i punti chiave della petizione sottoscritta da numerosi esponenti del mondo del lavoro e della politica italiana. Anche per proteggere e promuovere nuove forme di lavoro e’ innanzitutto necessario, ha rilevato Bobba, “riconoscere il diritto individuale alla formazione. La formazione – ha aggiunto il presidente delle Acli – e’ la principale forma di protezione per il lavoratore che puo’ cosi’ rinnovare il suo capitale umano”. Oggi non esistono incentivi alla formazione che viene attuata solo dal 20% delle aziende. Per questo Bobba chiede una Tremonti-ter che consenta ai lavoratori di godere di sgravi fiscali per le spese sostenute per la formazione. “Se c’e’ una Tremonti per le imprese – ha detto Bobba – forse le persone valgono meno delle aziende?” Fra le richieste delle Acli l’impegno per rendere compatibile tempo del lavoro e tempo per la famiglia. Questa, ha spiegato Bobba, la strada per accrescere il numero di donne che lavorano e quindi per colmare il ‘gap’ con il resto d’Europa sul fronte occupazionale. Infine le Acli segnalano la necessita’ di servizi e politiche piu’ efficaci per l’impiego, un sistema di certificazione delle competenze, un sostegno alle famiglie in stato di poverta’ e agevolazioni per lo sviluppo del Terzo Settore.

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