Welfare

LAVORO. A Varese il posto si vince alla lotteria

L'iniziativa di un supermercato. In palio 10 posti di lavoro a tempo determinato per un anno

di Gabriella Meroni

Oggi per cercare un lavoro non basta solo inviare il curriculum, rispondere ad annunci e bussare a porte. Bisogna anche andare al supermercato. Dove c’e’ chi, come i supermercati Tigros, propone un vero e proprio “gratta e vinci un lavoro”. L’iniziativa è stata lanciata dalla catena di grande distribuzione, che riunisce 59 punti vendita sparsi nel varesotto, in occasione del suo trentesimo anniversario. E potrebbe rivelarsi il punto di partenza di una nuova carriera. Dal 1° al 30 settembre basta spendere almeno 30 euro con la carta fedeltà per ricevere in cambio una cartolina Cancella e vinci e partecipare all’estrazione istantanea di migliaia di premi in palio. Fin qui niente di nuovo, se non fosse che la cartolina, una volta compilata con i dati personali dell’acquirente, puo’ essere imbucata in un’urna blu posta vicino alle casse per partecipare all’estrazione di 10 posti di lavoro a tempo determinato per un anno. Inquadramento previsto ‘addetto alla vendita’ e paga tra i 1.000 e i 1.200 euro al mese. All’estrazione, che avverrà entro il 20 ottobre, possono partecipare tutti i cittadini, purche’ maggiorenni e residenti nel territorio italiano (anche stranieri). In caso di vincita, il premio puo’ essere pure ceduto a terzi tramite debita documentazione, basta che siano rispettati i requisiti. «Si tratta di un’idea assolutamente originale -commenta Stefano Trentini, responsabile comunicazione del gruppo Tigros – nata per dare un premio speciale ai nostri clienti in occasione del nostro trentesimo anniversario. Il concorso è appena cominciato e abbiamo gia’ distribuito 15 mila schede, e la reazione dei nostri clienti è stata entusiasta. Questo concorso, inoltre, vuole anche venire incontro alle esigenze del territorio del varesotto colpito dalla crisi. Per questo, siamo pronti a rinnovare tutti i contratti annuali messi in palio dal concorso, ove non ricorrano ovviamente problemi disciplinari».


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