Welfare

Lavoro a disabili e soggetti svantaggiati, ci pensa lei

Silvia Guazzini è l'esperta Cgm per le politiche attive di inserimento

di Paolo Manzo

Silvia Guazzini in Cgm si occupa di politiche attive del lavoro: Informagiovani, sportelli per immigrati, sportelli-lavoro dove gli utenti sono i soci delle cooperative B (svantaggiati tra cui soprattutto disabili) che cercano d?inserirsi in un?impresa. Ma la sua attività principale, oggi, ha un solo obiettivo: arrivare al più presto a un marchio di qualità. «Sarà pronto a fine anno», afferma sicura Silvia. Come, si chiedono tutti? «Realizzando (con Assoconsorzio, ndr) una raccolta dati che riguardano la prassi d?inserimento lavorativo, i ruoli che devono gestire l?inserimento, i metodi per farlo e il successo degli stessi. La raccolta dati sarà poi sottoposta a un gruppo di lavoro, assieme ai consorzi che dibatteranno, in sottogruppi di lavoro, quali siano gli elementi d?identità della rete Cgm nell?inserimento lavorativo. Per arrivare poi a indicatori per un manuale sulla qualità dell?inserimento. Obiettivo: definire le caratteristiche del responsabile sociale nelle cooperative di tipo B». E l?interinale come strumento per aiutare i disabili? «Non è lo strumento prioritario per fare avviamento al lavoro delle fasce deboli», spiega. Ma, realisticamente, ricorda «che molti contratti temporanei si sono trasformati in contratti a tempo indeterminato», aspetto che può far prendere in considerazione «progetti sociali che usino anche il lavoro temporaneo». Una strada da studiare, «ma con cautela».

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