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Lavoratori disabili in sala d’attesa. Il collocamento non parte ancora.

Ministero del Lavoro: è pronta la bozza di un regolamento che va a completare il quadro legislativo della 68/99, sull' collocamenti dei disabili.

di Redazione

Salutata come una svolta epocale, la legge 68 del marzo 1999 sul collocamento obbligatorio dei disabili è ancora ferma al palo e la sua applicazione nella vita reale sembra ancora lontana. La norma prevedeva che la data di scadenza per l?entrata in vigore fosse posta poco dopo la metà del gennaio del 2000. Ma di tutti i regolamenti attuativi ne è stato varato soltanto uno (G.U. n. 295 del 17 dicembre ?99). Si tratta di quello che detta i criteri per la trasmissione dei prospetti informativi da parte dei datori di lavoro, la cui presentazione slitta al 31 marzo di quest?anno invece che al 31 gennaio. Mancano del resto ancora tre regolamenti. Uno è quello relativo agli esoneri parziali (stabilisce i criteri di concessione alle imprese degli esoneri dal collocamento obbligatorio e le modalità di presentazione della domanda) che, dopo essere tornato indietro dal Consiglio di Stato, con alcuni rilievi, deve ritornare in commissione Lavoro in Parlamento e infine al Consiglio dei ministri. Il secondo riguarda il regolamento sul fondo di incentivazione: definisce i soggetti destinatari delle agevolazioni e gli interventi ammessi ai finanziamenti, le modalità e i criteri per la ripartizione delle risorse. Anche questo provvedimento è ritornato dal consiglio di Stato con dei rilievi e deve ancora passare in Consiglio dei ministri. Infine vi è il più importante, quello che detta le regole per l?esecuzione e l?attuazione della legge. Dal regolamento vengono fissati i criteri per l?iscrizione negli elenchi da cui poi le imprese e gli enti pubblici devono attingere per le assunzioni obbligatorie: si tratterà di disabili di età superiore ai 15 anni e che non abbiano già raggiunto l?età pensionabile. Inoltre stabilisce le regole le imprese tenute ad assumere disabili, il computo della quota di riserva e le esclusioni: per le aziende tra i 15 e i 35 dipendenti l?obbligo, secondo la bozza di regolamento, scatta solo in presenza di una nuova assunzione, aggiuntiva rispetto ai dipendenti in servizio. Apprendisti, lavoratori assunti con contratto di formazione, i temporanei, quanti hanno un contratto di reinserimento e i lavoratori a domicilio non rientrano nella base per il calcolo dei dipendenti. Fino all?entrata in vigore effettiva della legge 68/99 rimarranno valide le attuali graduatorie. Il regolamento inoltre deve stabilire anche le condizioni per le cooperative sociali nella stipula di convenzioni di durata non superiore a un anno, prorogabile per 12 mesi.


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