Politica

Lavavetri: Acli, rispettare le regole ma anche le persone

E' giusto riappropriarsi del territorio ma servono interventi di tipo inclusivo

di Maurizio Regosa

Riappropriarsi del territorio è doveroso, ma va fatto sempre nel rispetto delle persone. Lo sostiene il presidente delle Acli Andrea Olivero, in riferimento alla vicenda dei lavavetri di Firenze e in vista dell’appuntamento tradizionale di studi che le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani terranno i prossimi giorni ad Orvieto, proprio sul tema delle città e dell’ “abitare”.
«E’ senza dubbio giusto cercare di far rispettare in ogni modo le regole che il nostro Paese si è dato – si legge nel comunicato -, ma questo non può essere distinto da un analogo impegno per dare dignità alle persone, per offrire a tutti opportunità di vita dignitosa»
«Nel caso specifico dei lavavetri – dice Olivero – la domanda da porsi è: quale misura concreta e specifica di inclusione sociale è stata prevista dall’amministrazione a fronte dell’intervento legittimo di tipo repressivo? La risposta vale il discrimine fra demagogia e rispetto della legalità. Solo allora diventa chiaro che non si cacciano i lavavetri per lavare le coscienze dei benpensanti, ma si scardina un sistema di sfruttamento, si colpiscono i gestori del racket, si offrono differenti opportunità di integrazione alle persone. Rispetto delle persone e rispetto del territorio, questa è la frontiera».

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