Cultura
L’avanguardia trentina conquista Milano
Nel terzetto degli istituti chiamati da Renzi a costituire l’Human Technopole che nascerà sull’area Expo c’è anche la fondazione guidata da Andrea Segré. Leader nella ricerca del cibo sostenibile
di Anna Spena
«La Fondazione Edmund Mach svolge attività di ricerca scientifica, istruzione e formazione, sperimentazione, consulenza e servizio alle imprese, nei settori agricolo, agroalimentare e ambientale». Si presenta così l’ente che un po’ a sorpresa è stato chiamato a fare parte di Human Technopole, l’ambizioso progetto immaginato da Matteo Renzi per dare un’impronta al futuro dell’area Expo. La Fondazione ha una storia antica che inizia nel lontano 12 gennaio 1874 quando la Dieta regionale tirolese di Innsbruck deliberò di attivare a San Michele all'Adige una scuola agraria con annessa stazione sperimentale, per lavorare alla rinascita dell'agricoltura nel Tirolo. L'attività della nuova istituzione iniziò nell'autunno dello stesso anno, seguendo l'impostazione data da Edmund Mach, primo direttore. Ottimo organizzatore e innovatore, Mach ebbe un ruolo fondamentale nel delineare i principi base per l'impostazione dell'attività sia nell'ambito scolastico che in quello sperimentale: secondo la sua filosofia ricerca e didattica non devono procedere separatamente ma devono invece costituire un binomio indissolubile dal quale trarre le premesse per la crescita del settore.
Oggi sulla poltrona che fu di Mach siede Andrea Segré che così definisce il profilo dell’istituto: «Un ente di ricerca di grande eccellenza con una fondazione certificata dall'Anvur. Il primo ente di ricerca per quanto riguarda i campi agrari, tra quelli non vigilati dal ministero». Oggi la fondazione Mach conta 200 ricercatori (su 800 persone coinvolte nelle diverse attività che porta avanti), con 44 abilitazioni all'insegnamento universitario.
La presenza della Fondazione nella triade che guiderà l’Human Technopole (il soggetto capofila è L’Istituto italiano di tecnologia di Genova a cui è stato affiancato l’Institute for international interchange di Torino), è legata alle ricerche nell’ambito del food. Infatti la Fondazione ha costituito da tempo un Centro agricoltura, ambiente e alimentazione con l'Università di Trento.
Andrea Segré, che è triestino, insegna Politica agraria comparata all’Università di Bologna ed è l’ideatore di Last Minute Market il progetto per il recupero a fini benefici dei prodotti alimentari e non alimentari invenduti, progetto che ha permesso a Segrè di indossare le vesti di capofila nella lotta allo spreco.
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