Cultura

L’auto a metano conviene

Per un percorso di 3100 Km si risparmiano 297 euro

di Redazione

Spostarsi con un’auto a metano conviene e i risparmi per le tasche degli italiani sono evidenti. Un esempio per tutti: il tragitto andata e ritorno Torino – Catania è di circa 3100 chilometri. Secondo dati dell’Osservatorio Metanauto, con un’auto a benzina la spesa per il carburante è di 480 euro, mentre con il metano se ne spendono solo 183, per un risparmio netto di 297 euro. Se, poi, si volesse andare da Roma a Venezia (circa 1.200 chilometri sempre ritorno compreso), con un’auto a benzina si spenderebbero 186 euro, mentre con un’auto a metano la spesa sarebbe di 71 euro, con un risparmio di 115 euro a favore del metano. E per la città, la Fiat informa che con meno di 10 euro puoi fare un pieno di metano alla Panda Climbing Natural Power e percorrere, nel ciclo combinato, fino a 270 km. Con la stessa auto e 10 euro di benzina, arrivi a percorrere circa 105 km. Meno della metà.

Si tratta, insomma, di risparmi di tutto rispetto che fanno bene non solo alle tasche ma anche all’ambiente e alla vivibilità delle città. L’auto a metano, infatti, offre la possibilità di circolare anche in presenza di blocchi del traffico nei centri cittadini.

La rete distributiva del metano, inoltre, diventa sempre più ricca. Secondo i dati dell’Osservatorio Metanauto i distributori attivi in Italia sono 812. La rete è particolarmente sviluppata in Emilia-Romagna, dove ci sono ben 139 distributori, ma funziona bene anche in Veneto (114) e Lombardia (102). Alta posizione anche per la Campania, dove ci sono 49 distributori e Puglia (43).

Ma ad invogliare anche i nuovi incentivi statali: il nuovo pacchetto predisposto dal ministero dello Sviluppo economico conta 25 milioni di euro. Il contributo è uno sconto sulla fattura dei lavori, pari a 500 euro per la conversione a Gpl e a 650 euro per quella a metano.

La rincorsa ad una mobilità sempre più sostenibile, però, coinvolge anche il settore dei veicoli commerciali. Il 2010 ha segnato un’impennata nelle vendite di furgoni ecologici pari al 60,5% rispetto al 2009, secondo l’Osservatorio Metanauto.

Bayer, ad esempio, ha infatti installato un distributore di metano presso il Chempark, il sito in cui hanno sede molte società farmaceutiche e chimiche tedesche a pochi chilometri da Leverkusen. Il distributore servirà a rifornire i circa 400 veicoli a metano che fanno parte della flotta di Bayer. A riferirlo è sempre l’Osservatorio Metanauto, struttura di ricerca sul metano per autotrazione.

Secondo i dati forniti dalla multinazionale tedesca, con il passaggio alle alimentazioni alternative, come il metano, le emissioni di Co2 della flotta di veicoli a disposizione di Bayer sono calate di circa il 15%. Oggi, quindi, grazie a questo programma, il gruppo Bayer è molto vicino al raggiungimento dell’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 della sua flotta del 20% entro il 2012.

Anche le Poste Italiane hanno pensato a rinnovare il proprio parco auto per una corrispondenza meno impattante. In diverse province italiane sono state infatti acquistati veicoli bifuel benzina-metano o completamente elettrici. Complessivamente, il lotto comprende 1700 nuovi automezzi. L’ordine comprende 1003 Fiat Panda benzina-metano, 470 Fiat Doblò benzina-metano, 239 Fiat Ducato benzina-metano e 238 veicoli completamente elettrici.

A sponsorizzare il metano ci pensa anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama che ha detto: “Recenti innovazioni ci hanno permesso di sfruttare grandi riserve di metano presenti negli Stati Uniti: potrebbero essere sufficienti per cent’anni”. Bisogna, dunque, continuare su questa strada.

E così il Gruppo Chrysler ha annunciato che entro il 2017 avvierà la commercializzazione di veicoli a gas naturale, settore in cui la Fiat ha da tempo la leadership con una vasta gamma di modelli distribuiti in tutta Europa.

 

 

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.