Latte artificiale per neonati: ecco perché in Italia costa di più

Federfarma si associa alla denuncia formulata nel corso della trasmissione Striscia la notizia di ieri sul prezzo del latte per bambini in Italia, prezzo superiore a quello praticato in altri paesi europei. L’associazione dei farmacisti spiga che gia’ negli anni passati ha piu’ volte denunciato il problema alle istituzioni e agli organi di stampa, chiedendo che anche in Italia il latte possano essere venduti a prezzo equo, rendendo meno pesanti, e in linea con quelli degli altri paesi europei, i costi sostenuti dalle famiglie italiane per il mantenimento dei propri figli. Federfarma aveva anche chiesto che alle farmacie italiane fosse permesso di acquistare questo prodotto direttamente dalla Germania (quindi a un prezzo molto più basso), cosi’ da poter conseguentemente applicare un prezzo al pubblico piu’ basso, facendo risparmiare il cittadino. ”I prezzi praticati in Italia sono sempre piu’ elevati rispetto a quelli degli altri Paesi europei e sostanzialmente livellati tra loro, indipendentemente dal canale distributivo – ha spiegato inoltre Federfarma – e questo dipende dal fatto che, per politiche commerciali, le aziende produttrici, pur se multinazionali, decidono per l’Italia prezzi di cessione agli esercizi piu’ alti che in altri Paesi”. In particolare le farmacie italiane acquistano il latte dai produttori a prezzi nettamente piu’ alti di quelli praticati dalle stesse aziende multinazionali alle farmacie degli altri Paesi. Ciononostante le farmacie italiane, pur avendo margini esigui, in alcuni casi riescono a praticare sconti sui prezzi proposti dalle aziende. Federfarma ricorda infine che il mondo scientifico, per il bene del bambino, in assenza di controindicazioni mediche, consiglia l’allattamento al seno e che ”proprio con questo obiettivo e’ giustamente vietata la pubblicita’ del latte artificiale”.