Famiglia

Latte artificiale gratis? No grazie

Meglio favorire l’allattamento materno.

di Ida Cappiello

Nel bilancio delle famiglie il latte artificiale per neonati pesa troppo, fino a 400 euro al mese, molto di più che nel resto d?Europa. Però la soluzione proposta dall?onorevole Alessandra Mussolini al ministero della Sanità, quella di distribuirlo gratis alle madri indigenti, non è piaciuta alle associazioni che in Italia promuovono l?allattamento al seno, notoriamente la migliore alimentazione possibile per il bambino, raccomandata anche dall?Oms. Tra gli altri, il Mami – Movimento per l?allattamento materno italiano e la Lega Consumatori Toscana hanno mandato una lettera di dissenso alla Mussolini e al ministro Sirchia. “La ragione principale della rinuncia all?allattamento al seno non è la scelta consapevole di ricorrere al latte artificiale” si legge nella lettera “ma il mancato sostegno alla madre da parte degli operatori sanitari nei primi tempi successivi alla nascita del bambino, sia in ospedale subito dopo il parto, sia dopo la dimissione, quando più frequenti sono i problemi, tutti però di semplice soluzione, legati all?allattamento”.
La prima cosa da fare per aiutare le famiglie povere non sembra quindi offrire latte artificiale gratis, ma adeguato sostegno per risolvere i problemi e continuare ad allattare.Una soluzione è quella di formare operatori sanitari incaricati di assistere queste famiglie. Nel frattempo si potrebbe anche fare qualcosa per abbassare il prezzo del latte in polvere. Nel 2000 l?Antitrust ha multato le case produttrici perché, d?accordo tra loro, vendevano solo in farmacia il primo latte (fino a tre mesi di vita), ovviamente con ricarichi stratosferici. Adesso qualche catena di supermercati lo vende, ma non sembra che il prezzo sia sceso un granché.

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