Caro pane, ma anche caro latte per l’infanzia e caro farmaci nell’agenda di Mister Prezzi. Dopo le segnalazioni – arrivate al numero verde di Unioncamere sui rincari del latte artificiale, segnalati dai cittadini in percentuali variabili dal 10 fino a oltre il 30% – il Garante ha annunciato l’avvio di un’indagine a tappeto per verificare l’entità dei rincari e un osservatorio per controllare il prezzo del latte artificiale e dei medicinali da banco.
«Per quanto attiene al latte», afferma Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori, «bisogna sorvegliare in modo stretto per evitare le drammatiche speculazioni del passato. Ricordiamo che il prezzo del latte in polvere era determinato dallo “scarico” sul latte delle spese di marketing spinto che hanno portato negli anni ad azzerare l’allattamento materno per favorire l’errata cultura in cui il latte artificiale era il meglio che si potesse dare ai propri figli, anche forzando sull’informazione data alle puerpere da parte di ospedali e pediatri».
Anche sul fronte farmaci di automedicazione serve più trasparenza. Dopo che nelle confezioni dei medicinali il costo è stato sostituito dai codici a barre, è necessaria maggiore chiarezza: l’idea del Garante è quella di elaborare una tabella con i prezzi dei farmaci più comuni da esporre nei punti vendita.
«L’abolizione del prezzo al pubblico», spiega la Miracapillo, «ha costituito un incentivo per i farmacisti a tenere d’occhio i prezzi di acquisto per calcolare in modo corretto il prezzo utile di cessione ai pazienti (auspicando che eventuali extra sconti vengano girati ai consumatori). D’altro canto si è evidenziata l’impossibilità dei cittadini di poter verificare il prezzo effettivo del prodotto. Ecco perché la proposta di Mister Prezzi, insieme allo scontrino parlante e al posizionamento degli schermi delle casse ben evidenti, possono aiutare a fare i confronti auspicati».
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