Formazione

L’ateo devoto e il capitano Achab

Palle di carta/ Come si innesca una mobilitazione degli “atei devoti” e - di conseguenza - della Chiesa nell’Italia del 2008?

di Ettore Colombo

Come si innesca una mobilitazione degli ?atei devoti? e – di conseguenza – della Chiesa nell?Italia del 2008? Il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, mutuando i codici di mobilitazione e il linguaggio radicale, promuove l?idea di una moratoria sull?aborto, finalizzandola a un raduno mondiale da tenersi a Roma la prossima primavera. La vastità inaspettata delle adesioni – cattoliche e non – alla proposta di Ferrara sollecita il cardinale Camillo Ruini a farla propria, integrandola di suo con l?invito a modificare la legge 194. Più cauta, segue la benedizione del presidente della Cei Angelo Bagnasco. Avvenire sostiene appassionatamente l?iniziativa, Famiglia Cristiana pubblica un editoriale di appoggio. Infine, manifesta il suo consenso lo stesso Benedetto XVI. Il direttore del Foglio esulta: questa volta ha davvero fatto bingo. Martedì 8, alle due pagine ormai fisse si aggiunge, in apertura di prima pagina, «il sermone del capitano Achab», alias Benedetto XVI. Il giorno prima, sempre aveva parlato di «un pastore tedesco come capitano della caccia alla balena bianca dell?aborto indifferente. ?Benedetta moratoria?, insomma, sembra dire il Papa. Il ministro dell?Interno Giuliano Amato apre al dialogo con Ferrara con un commento apparso domenica scorsa sul Sole-24 ore, Ferrara ri-esulta, ma non si accontenta: vuole che gli risponda direttamente Veltroni, segretario del Pd. Veltroni prima nicchia, e per giorni, ma «noi si aspetta», sfotte Ferrara per giorni, poi – sempre martedì – raccoglie l?invito: «La 194 è una conquista di civiltà, ma sono pronto a una discussione nel merito». Il Pd è squassato sul tema, tra laici-laicisti e laici-dialoganti, ma il tema ormai è in agenda e il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi ha già annunciato una mozione per ridiscutere la 194. Non sarà facile, farlo, ma di certo Ferrara ha vinto. Il direttore si lecca baffi e barba, il suo giornale torna a imporsi. Per temi, se non per copie.

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