Politica
L’assegno unico proposto dal Forum entra nel programma di governo
Citato sia nel programma di governo sia nel discorso programmatico di Giuseppe Conte ieri alla Camera. De Palo: «Tutti i servizi – asili nido compresi – sono utili, ma non decisivi per sconfiggere il declino demografico del nostro Paese. La denatalità si batte mettendo più soldi nelle tasche delle famiglie, come avviene peraltro in gran parte d’Europa. Solo così si potrà cambiare la mentalità delle nuove generazioni, spingendo i giovani a fare figli»
di Redazione
E così l’assegno unico è fra gli obiettivi del nuovo Governo. Prima l’assegno unico è apparso nel programma di governo, al punto 6. Poi è stato citato, ieri, nel discorso programmatico di Conte alla Camera: «È necessario rafforzare la tutela e i diritti dei minori, intervenire tramite più efficaci misure di sostegno in favore delle famiglie (penso, ad esempio, l’assegno unico), con particolare attenzione alle famiglie numerose e prive di adeguate risorse economiche ovviamente. In una società sempre più frammentata, dominata da un individualismo che tende a esaltare i forti e ad annullare i deboli, il ruolo sociale della famiglia diventa sempre più insostituibile. È dunque doveroso realizzare una politica integrata per le famiglie, che offra servizi e condizioni di crescita qualitativamente adeguate in tutto il Paese, anche a sostegno, l’ho già detto, della natalità».
Una prima conquista del Forum delle Associazioni Familiari, che negli ultimi anni è riuscito ad aggregare il consenso trasversale di praticamente tutte le forze politiche sulla nuova proposta di un assegno unico mensile per ogni figlio, superando la tradizionale e mai raggiunta proposta del Fattore Famiglia. L’assegno unico dovrebbe essere una "dote" di 150 euro per ogni figlio, per tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito familiare, da introdurre gradualmente cominciando dalle famiglie numerose. Perché da lì – prima che dagli asili nido – secondo il Forum passa il futuro del Paese: «Siamo lieti del fatto che il presidente Conte, nel suo discorso, abbia sottolineato come una delle prime azioni del nascente Governo sarà la gratuità degli asili nido pubblici e l’aumento dei posti a disposizione dei bimbi nel Mezzogiorno. Ci fa però ancor più piacere evidenziare che Conte ha espressamente citato anche l’assegno unico, per il quale chiediamo all’esecutivo medesima prontezza di attuazione dei nidi gratuiti», ha commentato Gigi De Palo. «Tutti i servizi – asili nido compresi – sono utili, ma non decisivi per sconfiggere il declino demografico del nostro Paese. La denatalità si batte mettendo più soldi nelle tasche delle famiglie, come avviene peraltro in gran parte d’Europa. Solo così si potrà cambiare la mentalità delle nuove generazioni, spingendo i giovani a fare figli». Figli che i giovani italiani, dicono da tempo le ricerche, desiderano ma non sono nelle condizioni di avere. «Per mettere al mondo un figlio serve la fiducia delle istituzioni. L’asilo nido gratuito funziona se è parte di un progetto più ampio che metta al centro una riforma fiscale per le famiglie».
Alla vigilia delle elezioni europee, la politica aveva fatto a gara a strombazzare promesse sulla famiglia, dimenticate nel giro di una manciata di giorni. Speriamo che questa volta, sia quella buona. «L’attenzione alle famiglie non può più accettare proroghe. Le coperture ci sono, adesso serve volontà politica, ma non solo di una parte, bensì di tutti gli attori politici: maggioranza e opposizione. Il futuro del Paese non ammette divisioni!», mette in guardia il Forum.
Foto Unsplash
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