Non profit
L’assalto alle onlus inizia dalle Poste
Il colpo da +500% dei costi di spedizione ha danneggiato associazioni grandi e piccole
di Redazione
Non c’è solo la stangata che esce da questa Manovra: per il non profit il “bagno di sangue” è iniziato quasi un anno e mezzo fa, con un decreto interministeriale (Economia e Sviluppo economico) che ha sospeso le tariffe postali agevolate, strategiche sia per la comunicazione istituzionale di piccoli e grandi enti sia per le campagne di direct mail. In 24 ore, il costo di spedizione di una pubblicazione è aumentato del 500%, passando dallo 0,064 allo 0,28. Una spesa insostenibile sia in termini di eticità che di efficienza.
Dal fatidico aumento, la Fondazione Telethon per esempio ha avuto una perdita complessiva di oltre 670mila euro, di cui 436mila per maggiori costi e 234mila per mancata raccolta dovuta al taglio delle spedizioni. «Calcolando che ciascun progetto di ricerca triennale costa in media 55mila euro l’anno», spiegano dalla Fondazione, «si può dire che l’aumento delle tariffe postali ci ha costretto a rinunciare a 12 annualità».
Anche chi non effettua grandi volumi di spedizioni, come la Fondazione Don Gnocchi, e ha deciso di continuare a comunicare con lo zoccolo duro dei propri sostenitori (circa 65mila), ha affrontato una spesa alta (circa 100mila euro in più rispetto al vecchio regime) e taglierà del 25% l’annuale campagna di “nuove acquisizioni” che rivolgeva a circa un milione di contatti.
«La rinuncia ad alcuni invii e la conseguente contrazione dei contatti porta, in prospettiva, a un fisiologico calo, o mancato ricambio, di sostenitori e donazioni», spiega Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro. Nel totale silenzio delle istituzioni (a fine aprile è stata istituita, ma non si è ancora insediata, l’Agenzia nazionale di regolamentazione del servizio postale), le organizzazioni hanno difeso l’esistente, sfruttando per il momento le tariffe calmierate ma difficilmente sostenibili sul lungo periodo (come la Posta Target Day a 0,18 euro, in odore di rinnovo fino al 31 dicembre prossimo) o cercando strade alternative con corrieri privati. Ma soprattutto rivedendo, senza ancora sapere con quali esiti, tutte le strategie di comunicazione e fundraising.
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