L’asilo nido? Adesso lo trovi su Groupon

 

“Gli studi dimostrano che la socializzazione rafforza il carattere dei bambini. Infatti i fanciulli hanno bisogno di divertirsi ma anche di regole precise come  'Non discutere dell'esistenzialismo prima di dormire' e 'Nessuno può mettere il baby sitter in un angolo'. Affidatevi ai professionisti del gioco e dell'educazione con Babyworld”. 

Chi non è avvezzo allo stile di Groupon potrebbe trovare il testo che avete appena letto un po' delirante, ma chi invece conosce il celeberrismo sito di “deal” online ci è abituato. Quello che è piuttosto insolito – e che ci ha incuriosito – è il tipo di servizio che si vende: non la tinta dal parrucchiere un massaggio o la tinteggiatura di un locale a prezzi low cost, ma un mese di asilo nido. Proprio così: con soli 149 euro (per la frequenza part time dalle 8 alle 13) oppure 199 euro (fino alle 17) è possibile far frequentare al proprio bambino con meno di tre anni l'asilo nido BabyWorld Bicocca di Milano, struttura privata profit (in franchising) che normalmente costerebbe rispettivamente 570 e 680 euro al mese.

“Il servizio”, specifica Groupon, “include pasti, pannolini, corredino per nanna e pappa, assicurazione, materiale didattico, prodotti per l'igiene. Nel mese offerto in promozione è compreso l'inserimento iniziale del bimbo con la presenza di un genitore”. Insomma, un pacchetto completo che sembra intercettare il bisogno dei genitori coniugandolo con la crisi che ha colpito in modo pesante anche il settore dei servizi alla prima infanzia, tanto che a livello nazionale l'Istituto degli Innocenti aveva calcolato un -20% di iscritti già due anni fa.

La soluzione giusta saranno sconti e promozioni (che tra l'altro abbondano sul sito di Baby World)? Il privato sociale risponde in altro modo, come dimostrano le esperienze di successo della Fondazione Aiutare i Bambini, che ha lanciato le adozioni in vicinanza di bambini italiani proprio per permettere loro di frequentare il nido, la catena di asili gestiti dal Consorzio “Pan” del gruppo CGM  (che hanno studiato programmi e supporti ad hoc per famiglie in difficoltà) e anche i progetti pilota di comuni “illuminati”, come Vimercate (Milano), dove l'asilo nido comunale non ha chiuso proprio grazie a un accordo con il non profit.